MESSINA. Annunci belligeranti per tutta la giornata, convocazione straordinaria del consiglio comunale, una diretta facebook con numeri da primato assoluto (170mila nei momenti di picco), poi la montagna che partorisce il topolino: il “blocco dello Stretto” che il sindaco Cateno De Luca aveva annunciato oggi pomeriggio, dopo settimane in cui le auto vanno e vengono senza problemi a migliaia (nonostante i divieti già attivi), si è risolto in… tre auto (non bloccate, tra l’altro).

Come aveva più volte preannunciato nel corso della giornata, piuttosto “movimentata”, il sindaco Cateno De Luca si è presentato intorno alle 20 di questa sera alla rada San Francesco per “intercettare” l’ultima nave proveniente da Villa San Giovanni, ma malgrado i toni piuttosto bellicosi e gli annunci (“dallo Stretto non passerà più nessuno”, “mi faccio arrestare”), nessuna vettura è stata bloccata.

Il sindaco, reduce da una diretta in cui di certo non le ha mandate a dire, con gli ormai consueti attacchi al Governo, si è messo a fianco della Polizia a controllare uno per uno i i 26 veicoli (nella sola giornata di ieri erano stati 239) sbarcati dalla corsa delle 22 della Caronte. Di questi solo tre non erano in regola (due provenienti dalla Germania e uno dalla Slovacchia, diretti a Catania, Niscemi e Licata), con i dieci passeggeri che sono stati denunciati nonostante il sindaco ha dichiarato che “li avrei rispediti indietro”.

La legge invece prevede che, accertata la violazione di uno spostamento non necessario, le forze dell’ordine dovranno redigere una relazione e trasmetterla alla procura della Repubblica, che aprirà un procedimento penale a carico della persona interessata. La sanzione sarà stabilita da un giudice alla fine di un processo, in caso di condanna.

Non soddisfatto del bottino prevedibilmente povero (anche perchè oggi è entrato pienamente in vigore il decreto che impedisce lo spostamento da comune a comune anche solo per tornare a casa o al domicilio), De Luca ha rilanciato, affermando che  “secondo i miei servizi segreti dall’altra parte ci sono 110 macchine imboscate a Villa San Giovanni pronte ad essere imbarcate domani mattina”, anche se pure il primo cittadino ammette che potrebbe non essere vero: “una voce ci aveva riferito anche che qualche auto sarebbe sbarcata al porto di Tremestieri. Abbiamo mandato una squadra ma la notizia non era vera”.

Intanto, De Luca ha annunciato che domani mattina con due squadre sarà al porto di Tremestieri e alla rada San Francesco per intercettare la nave delle 6:20 e verificare di persona (sempre in diretta Facebook) se davvero sbarcheranno 110 veicoli, specificando che questi sono nascosti all’interno di un parcheggio non visibile nemmeno alle telecamere. Nessun cenno al fatto che di pattuglie della Municipale a controllare chi è entrato in Sicilia per le due settimane precedenti non se ne siano viste moltissime.

Delle 26 auto, 20 erano di pendolari, così come i 30 pedoni che hanno attraversato lo Stretto questa notte. La protesta del primo cittadino, che dalle 20 non ha fatto che aspettare una chiamata dalle istituzioni (che non è arrivata), è terminata con la firma dell’ordinanza che prevede l’istituzione di una banca dati per sapere con largo anticipo chi si sta spostando e perché.

Dopo un preambolo dove ha ripetuto in sostanza quello che aveva detto nella consueta diretta in prima serata sulla sua pagina Facebook (e in due comunicati stampa prima ancora), la nave è arrivata intorno alle 22:30. Ha avuto così inizio il suo “tutorial” all’interno della sua lunga diretta (circa quattro ore, con ascolti record) per mostrare agli spettatori “come vengono eseguiti i controlli”, avvicinandosi alla prima auto in coda per uscire, interrogando il guidatore, diretto ad Augusta, e lasciandolo poi passare. Le altre verifiche, invece, sono state eseguite dalla Polizia mentre il sindaco ha continuato a spiegare la finalità della sua azione: “Sapere la motivazione di chi sbarca in Sicilia”.

Nel frattempo, dopo la prima apparizione nel pomeriggio da Barbara D’Urso, è stato intervistato anche su Rete 4 da Barbara Palombelli, nel corso della trasmissione “Stasera Italia”, scagliandosi ancora contro la ormai famosa Renault 4, con i girovaghi francesi, e contro le Istituzioni: il prefetto Maria Carmela Librizzi, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e il Viminale, senza  dimenticare il Governo, da lui definito “Governo delle banane”.

“Ora passerà l’idea che la banca dati non si potrà realizzare, perché la soluzione l’ha trovata un sindaco di provincia e quindi non si può dare questa soddisfazione”, ha sbottato, accusando anche di essere stato ignorato nonostante le sue proposte, in particolare quella della banca dati (idea annunciata pubblicamente per la prima volta oggi, durante la trasmissione su Canale 5).

Alla calca di persone (De Luca ha “permesso” di venire solo agli uomini delle istituzioni) presenti alla rada San Francesco, che nemmeno per sbaglio hanno rispettato il metro di distanza di sicurezza, il primo cittadino ha spiegato anche il suo utilizzo dei social: “Se annuncio qualcosa su Facebook è perché l’ho fatta o la sto facendo. […] Non si amministra con i post. […] Io faccio l’amministratore e non uno show politico“, ha affermato il sindaco, che in giornata ha fatto incetta di “mi piace” e condivisioni con numeri da primato.

 

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