MESSINA. Sospensione dell’80 per cento delle corse ferroviarie dell’isola e dei traghettamenti da e per Messina. Sono le misure drastiche prese dal governo regionale di Nello Musumeci per evitare il diffondersi del contagio da coronavirus, arrivate dopo una settimana di escalation di provvedimenti via via più stringenti. Di cosa si tratta, nello specifico?

I ministri dei Trasporti e della Salute, su proposta del presidente della Regione Nello Musumeci, hanno modificato il decreto dello scorso 16 marzo. Per quanto riguarda gli spostamenti via mare dei passeggeri da Messina per Villa San Giovanni e Reggio Calabria le corse giornaliere passano da venti a quattro (andata e ritorno), ma solo dalle 6 alle 21. Nessuna nelle ore notturne. Gli unici ammessi saranno gli appartenenti alle Forze dell’Ordine e alle Forze Armate, gli operatori sanitari pubblici e privati, i lavoratori pendolari, quanti dimostrano comprovate esigenze di lavoro, per gravi motivi di salute e chi si trova in situazioni di necessità. D’ora in poi, inoltre, il porto di imbarco e sbarco del traffico merci a Messina non sarà più la Rada San Francesco ma l’approdo di Tremestieri, come invece era stato previsto nell’ordinanza della presidenza della regione di qualche giorno fa.

Sarà necessaria, infine, la preventiva autorizzazione del presidente della Regione, perché l’Enac possa consentire la partenza e l’arrivo di voli privati nell’Isola. Le disposizioni resteranno in vigore fino al 25 marzo. Nel frattempo, il governatore Musumeci ha scritto al ministro dell’Interno affinché siano potenziati i servizi di vigilanza in partenza ed in arrivo sullo Stretto.

Giro di vite anche per i treni: il Governo Musumeci di concerto con Trenitalia ha disposto la sospensione dell’80 per cento delle corse ferroviarie dell’isola. La misura sarà operativa da oggi e si è resa necessaria “per ridurre allo stretto indispensabile gli spostamenti di persone nella Regione via treno, così da abbattere ancora le occasioni di potenziale contagio”, spiega l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla MobilitàMarco Falcone.

“Per quanto riguarda i ristori all’utenza – prosegue Falcone – siamo a lavoro con Trenitalia per trovare delle opportune soluzioni di rimborso per gli abbonati. Ai siciliani va ricordato che questo è il momento della responsabilità e del buon senso. Siamo tutti chiamati al rispetto delle restrizioni, a non uscire di casa se non quando non se ne può fare a meno, per battere il coronavirus e metterci alle spalle questa drammatica emergenza”, conclude l’assessore. I dettagli delle corse sospese e delle corse che restano in vigore sono disponibili sul sito web di Trenitalia.

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