MESSINA. Il sindaco Cateno De Luca c’è riuscito di nuovo, a scompaginare le carte e rivoluzionare il volto del consiglio comunale. Perché , dopo il “no grazie” alla proposta di creare un intergruppo per portare avanti le proposte della piattaforma “cambio di passo” da parte di Forza Italia, Lega e Pd, che spesso avevano votato senza troppe timidezze le proposte dell’amministrazione, oggi è una parte del Movimento 5 Stelle, la vicepresidente del consiglio Serena Giannetto, ad aprire entusiasticamente all’ipotesi: i pentastellati erano stati, fino a un mese fa, i più agguerriti avversari del sindaco, prima di un paio di voti favorevoli alle proposte della giunta arrivate da alcuni dei consiglieri. Proprio poche ore fa il capogruppo Andrea Argento aveva ribadito il suo fermo “no” all’intergruppo, definendo la proposta “una buffonata”.

Di seguito, il comunicato in cui la consigliera spiega le sue ragioni (e che di fatto sancisce una rottura col resto del movimento).

Serena Giannetto “ha trasmesso una corposa nota, con la quale, rispondendo al documento programmatico inviatole dal Sindaco, denominato L’indispensabilità di un “Cambio di Passo”!, ha chiarito in modo netto e chiaro la sua posizione politica e ha definito con schiettezza il suo rapporto, da qui in avanti, con l’amministrazione.

“La Follia visionaria e il Coraggio del Cambiamento”, è il significativo titolo che la Consigliera ha voluto dare al documento di risposta.

La Giannetto ha inteso sottolineare le luci e le ombre di una amministrazione che deve certamente cambiare il passo, anche nei rapporti con il Civico Consesso.

Non mancano dure stoccate e puntigliose censure all’azione di governo cittadino e alla evidente provocazione messa in campo dal Sindaco con il suo documento, ma anche il riconoscimento del raggiungimento di importanti risultati e la necessità di dare continuità all’azione amministrativa, convinta che il cambiamento sia possibile.

“Una nuova corsa alle elezioni”, dichiara la Consigliera, “sarebbe un ulteriore vulnus al corpo già martoriato della nostra comunità, per il cui salvataggio occorre solidaristicamente e responsabilmente, anche in modo sofferto, non sprecare nemmeno un istante”.

Nel corpo del documento di risposta, la Giannetto  precisa che, a suo giudizio, debba essere data continuità all’azione amministrativa in corso, ma che “questa non debba sostanziarsi in una adesione meccanica, acritica, avalutativa e, quindi, fideistica”.

Si tratta di una adesione, continua la Giannetto, che si sostanzia nella condivisa volontà di dare velocità, efficacia e continuità all’azione amministrativa attraverso la condivisione di alcune modifiche del Regolamento del Civico Consesso e attraverso una adesione all’impianto cronologico deliberativo programmato da Sindaco, “salva e ben salda la libertà di proposta e di integrazione”, “nonché di esame, di analisi, di valutazione e di decisione nel merito di ciascuna delibera”.

Precisa ancora come quell’ impianto cronologico deliberativo “deve, in ogni caso, mantenere una sua coerenza di fondo rispetto ad una visione unitaria ed ad un efficace piano di rilancio della comunità, senza diversivi o tranelli”.

Nel documento della Giannetto trovano ampio spazio alcune priorità programmatiche rispetto alle quali offre piena collaborazione all’amministrazione municipale (piano spiagge; pedonalizzazione; creazione, tutela e sviluppo dei parchi e del verde urbano;

piano strategico per lo sviluppo della digitalizzazione e della informatizzazione dei servizi municipali per cittadini ed imprese; creazione di un hub destinato alle startup innovative e alle realtà 4.0; palazzo di giustizia; ‘attuazione delle misure sul decentramento; vicende amministrative afferenti il recupero e la valorizzazione della “zona falcata”, per la quale la Consigliera auspica la istituzione di una commissione speciale aperta a tutti gli attori coinvolti, e del “water-front”.

In ultimo, la Giannetto evidenzia la sofferta decisione di rispondere al Sindaco offrendogli disponibilità all’ascolto per le conseguenze che tale decisione potrebbero determinare rispetto al suo rapporto con il gruppo consiliare di appartenenza”.

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