di Micaela Camaroto
MESSINA. Si è tenuta ieri mattina, nel Salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni, la conferenza stampa di “Leggere prima di Leggere: nascere e crescere con i libri”, il progetto presentato dall’Associazione culturale Intervolumina che ha vinto il finanziamento del Bando Leggimi 0/6 2018 del Centro per il libro e la lettura del Ministero per i beni e le attività culturali.
Obiettivo dell’iniziativa è ridare valore all’atto di leggere come momento essenziale per lo sviluppo psichico e affettivo del bambino e di contrastare l’abbandono della lettura tra i giovani, predisponendo un modello di promozione del libro che stimoli la consuetudine della lettura nel bambino e sensibilizzi le istituzioni e le famiglie attraverso varie attività di formazione e informazione che vedono coinvolte scuole, asili, biblioteche, ospedali e studi pediatrici. Infatti il tema chiave è costituito dall’opportunità che il leggere ad alta voce diventi una pratica privilegiata per rafforzare il legame affettivo bambino-genitore al fine di prevenire la povertà educativa.
Presenti all’evento anche quegli enti che a vario titolo hanno formalmente aderito al progetto in qualità di partner: l’Asp, il Comune di Messina, i reparti di pediatria del Papardo e del Policlinico di Messina, l’Associazione Culturale Pediatr dello Stretto e gli istituti comprensivi: G. Catalfamo, La Pira-Gentiluomo, Giovanni XXIII, A. Luciani, Pascoli-Crispi ed E. Vittorini. A tenere le redini della conferenza è stato Giuseppe Lipari, coordinatore dell’associazione Intervolumina, mentre Elena Scrima e Carmen Puglisi, membri dell’associazione e ideatrici del progetto, hanno illustrato le iniziative e le attività previste per gli anni 2019/2020. Ad intervenire anche l’assessore alla cultura del Comune di Messina Vincenzo Caruso.
Nel novembre 2018 l’associazione Intervolumina ha vinto, concorrendo insieme ad altre 85 organizzazioni culturali provenienti da tutta Italia e classificandosi prima per la macro-area Sud e Isole, il bando “Leggimi 0-6” 2018, promosso dal centro per il libro e la lettura (Cepell); la vittoria è stata assicurata non solo grazie all’originalità e alla qualità della azioni proposte, ma soprattutto grazie alla capacità di “fare rete” attraverso una partnership con soggetti pubblici e privati operanti sul territorio cittadino sia nel settore culturale, che in quello socio sanitario (amministrazione locale, strutture sanitarie, scuole dell’infanzia biblioteche, librerie…). Infatti, nell’elaborare la proposta progettuale, l’alleanza con gli attori locali è apparsa azione primaria per assicurare il successo del progetto, motivo per il quale Intervolumina, in collaborazione con il Comune di Messina, ha promosso il Patto di Messina per la lettura, siglato il 18 giugno 2019 presso il Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca e attualmente sottoscritto da una trentina di firmatari che si sono impegnati ad investire nella lettura, riconoscendone il valore di bene collettivo e di strumento di sviluppo economico e sociale.
Ma cos’è Intervolumina? È un’associazione culturale senza fini di lucro che nasce nel 2008 per iniziativa di un gruppo di professionisti specializzati prevalentemente in discipline storiche, biblioteconomiste e archivistiche, accomunati dal desiderio di offrire interventi qualificati nel settore delle biblioteche, degli archivi e dei centri di documentazione. L’ente si pone gli obiettivi di promuovere l’attività di ricerca a livello interdisciplinare, realizzare progetti atti alla valorizzazione della fruizione culturale, offrire servizi integrati per il mondo della cultura, e inoltre proporre corsi di formazione professionale in ambito archivistico-bibliotecario, organizzare eventi mostre e progettare interventi finalizzati alla valorizzazione dei fondi documentari di istituti privati e pubblici.
Nel corso dell’incontro sono state esposte le iniziative e le attività previste per l’anno 2019/2020. Ad illustrare le azioni previste da Lpdl, è Carmen Puglisi, bibliotecaria, tra le ideatrici del progetto. «Diffondere la lettura in età prescolare come buona pratica raccomandata tra l’altro anche dall’organizzazione mondiale della sanità dall’Unicef e dall’Unesco, non solo rafforza il legame genitore figlio, ma ha una ricaduta positiva sulla società, contrastando la povertà educativa e culturale e contribuendo anche a creare una nuova idea di cittadinanza», spiega, esponendo il programma di interventi da realizzare: «Il progetto prevede una serie di azioni che avranno la durata di 18 mesi, la cui fine è programmata nel mese di novembre nell’anno 2020. La prima azione è stata quella del Patto per la lettura. Un ulteriore azione che l’iniziativa si propone e, che in parte si sta già svolgendo, ha origine invece dal riconoscimento della centralità e dell’importanza della scuola nel processo di maturazione del bambino. La lettura è un azione che ha un riferimento spazio temporale preciso, nel contesto didattico, quindi la configurazione di spazi pensati specificatamente per tale momento con arredi adeguati assume una rilevanza fondamentale. Per questo motivo il nostro progetto ha previsto l’allestimento di 6 punti lettura nelle 6 scuole dell’infanzia e nei 3 asili nido comunali con una dotazione di circa un centinaio di libri ciascuno e arredi idonei all’ambiente negli istituti comprensivi A. Luciani, G. Catalfamo, La Pira-Gentiluomo, Giovanni XXIII, E. Vittorini, Crispi-Pascoli. La quasi totalità degli istituti ricade in zone periferiche incluse nell’amministrazione comunale nel Piano di risanamento legato al dichiarato stato di emergenza igienico-sanitario-ambientale».
Fra le azioni messe in campo, inoltre: la creazione di Bookstop, angoli con materiale informativo e libri presso i reparti di pediatria del Policlinico e dell’azienda ospedaliera Papardo di Messina al fine di rendere la degenza più piacevole e favorire così il percorso di cura; l’incremento della sezione bambini e ragazzi “Fata Morgana” della Biblioteca comunale e della sezione Bibliolandi della Biblioteca dei Cappuccini di Messina, attraverso l’acquisto di pubblicazioni selezionate tra le novità editoriali per l’infanzia.
Il dono del libro per i bambini verrà effettuato in due tranches: una prima fase per i bambini fino a 3 anni di età, attraverso i pediatri di famiglia (azione possibile grazie alla partnership con l’ASP di Messina), e una seconda tranche, prevista per bambini da 3 a 6 anni, che verrà effettuata nell’ambito della Biblioteca Comunale nel 2020; poi incontri formativi rivolti alle famiglie e corsi di formazione riservati ad operatori dei servizi socio-sanitari, educativi e culturali, nonché attività laboratoriali da svolgere nelle biblioteche e presso le scuole materne per coinvolgere i bambini nella sperimentazione di nuove modalità di approccio al libro.
Sulle strategie comunicative interviene invece Elena Scrima, un’altra delle quattro bibliotecarie fondatrici del progetto: «Abbiamo pensato a dei canali che portino questo messaggio a più destinatari possibili: non solo alle famiglie ma anche a chi avrà voglia di seguirci. Il primo strumento di comunicazione è il nostro portale, dotato di spazi virtuali in cui potrete conoscere da vicino il nostro progetto». Attiva inoltre una pagina facebook e un canale YouTube dove si possono trovano delle video letture fatte da alcuni volontari .
Per quanto riguarda gli strumenti cartacei invece, sono state realizzate una brochure informativa rivolta ai genitori e un opuscolo che verrà distribuito presso i punti lettura e nelle biblioteche Comunale e dei Cappuccini. Fa parte della strategia comunicativa anche la realizzazione di un video spot promozionale divulgato tramite social network e in spazi pubblicitari.
La fase conclusiva del Progetto finanziato dal Cepell vedrà sia la firma di un Protocollo d’intesa con il Comune di Messina per la realizzazione di un progetto locale, Nati per Leggere (un programma nazionale promosso dal Centro per la salute del bambino, Associazione italiana biblioteche e Associazione culturale pediatri), sia attività di monitoraggio tramite indicatori di valutazione efficaci che misurino l’impatto dell’iniziativa e consentano un confronto tra risultati raggiunti e attesi.
In veste istituzionale ma anche in veste di educatore, è intervenuto l’assessore alla cultura di Messina Vincenzo Caruso, partner del progetto.
A conclusione della conferenza, la parole passa alle due società realizzatrici della strategia comunicativa: Subversiva, che ha curato l’immagine del progetto realizzando la mascotte per l’iniziativa, l’asinello Sceck, e Todo modo, che ha realizzato il video spot.