MESSINA. La graduatoria era ancora fresca di stampa che per il concorso dell’Atm per l’assunzione a tempo determinato di trenta autisti sono subito iniziati i problemi. Ed è arrivato un accesso agli atti rispetto all’esito del bando, propedeutico ad una probabile diffida e un ricorso, che denuncia gravi lacune nella selezione da parte della commissione aggiudicatrice, ed il mancato rispetto di requisiti fondamentali da parte di alcuni dei vincitori.
Cosa ha scoperto l’accesso agli atti? Che in un caso, per esempio, il vincitore non era in possesso di un’esperienza di sei mesi alla guida di mezzi di trasporto pubblico locale, come richiesto dal bando, ma solo di 82 giorni, e che il restante tempo deriva dall’aver svolto il servizio militare con conseguimento della patente di guida per automezzi.
In un altro caso, il candidato poi risultato vincente in graduatoria ha un’esperienza di 4 mesi e 22 giorni e non di 6 mesi, parte della quale, tra l’altro, maturata dopo il 17 aprile, termine ultimo per la presentazione delle domande. E quindi doveva essere escluso dalla graduatoria stilata dalla Commissione Esaminatrice.
Altro giro, altra giostra: un candidato dichiara esperienza di sei mesi presso una compagnia straniera, ma la sua situazione reddituale non lo dimostra: nei suddetti 6 mesi periodi lavorativi, “ha espletato prestazione lavorativa a titolo gratuito senza percepire alcun compenso e/o nessun contributo Inps versato”. Per questo il candidato ha ottenuto un altissimo punteggio base assegnato a tutti i candidati con reddito zero.
La stessa compagnia straniera, e lo stesso basso reddito di un’altra candidata, che, come nel caso precedente, ottiene un punteggio alto per i “redditi zero” ma dichiara di aver lavorato 18 mesi. “Quindi ha percepito un reddito non dichiarato al Centro per l’impiego, sfuggito alla Commissione Esaminatrice, a meno che abbia prestato l’attività lavorativa a titolo gratuito”, maramaldeggiano i ricorrenti che hanno proposto l’accesso agli atti.
Di nuovo compagnia straniera (sempre la stessa) e situazione simile per un candidato che dichiara di aver guadagnato quasi settemila euro, “risultando in netta contraddizione con quanto dichiarato al Centro per l’impiego, sfuggito alla Commissione Esaminatrice”.
Ad un altro candidato, l’ultimo di quelli presi in esame dai candidati esclusi che hanno proposto l’accesso agli atti, “sebbene non siano stati raggiunti i 6 mesi richiesti dal bando, la Commissione Esaminatrice assegna mesi 6, posizionandola in una situazione di miglior favore per l’assunzione a spregio di chi ha espletato servizio superiore a sei mesi che si vede escluso”, scrivono nella diffida. Dall’attestazione del candidato, inoltre, non risulterebbe esperienza alla guida di mezzi ti trasporto pubblico locale, ma di altro tipo.
“Inoltre occorre rappresentare a chi di competenza che molti concorrenti candidati hanno dichiarato il falso al Centro per l’impiego, ovvero che nell’anno 2017 non hanno percepito alcun reddito, dichiarazione che pone in essere una condizione di favore gli stessi candidati”. Perchè? Chi ha percepito zero euro ha un punteggio 1000, mentre il punteggio nella seconda fase di valutazione sull’esperienza di guida viene valutato in 1,5 per ogni mese, concludono i ricorrenti.
“inoltre appare opportuno rappresentare che molti candidati hanno stampato e presentato “Silav”, il portale dei servizi per il lavoro in Sicilia, che non è altro che una ricerca di lavoro al quale ci si iscrive, e una dichiarazione personale su eventuali lavori effettuati, che non ha alcun riscontro attestato di comprovata esperienza”.