MESSINA. Dalla stazione alle scuole, dall’università alle chiese, dal duomo alla galleria Vittorio Emanuele, da villa Mazzini a villa Dante, il Comune dice stop a elemosine, mendicanti, lavavetri, venditori che abusivamente occupano strade e marciapiedi, ma anche al consumo di alimenti e bevande sul suolo comunale “disseminando rifiuti”, pena una multa da cento a trecento euro. Lo ha deciso il sindaco Cateno De Luca con un’ordinanza sul decoro urbano.
“Nelle more di adeguamento del Regolamento comunale di Polizia urbana – spiega un comunicato che elenca i comportamenti vietati – al fine di tutelare il patrimonio culturale ed ambientale della città, di garantire una maggiore sicurezza urbana nel territorio ed agevolare l’attività operativa della Polizia municipale e delle altre Forze di polizia, al fine di preservare il decoro e la vivibilità urbana sono vietati il bivacco anche con il consumo di alimenti e bevande sul suolo comunale disseminando rifiuti, ovvero porre in essere comportamenti che creano difficoltà legate alla libera fruizione delle aree e degli spazi pubblici; l’accattonaggio molesto posto in essere con il carattere dell’insistenza o dell’oppressione nelle richieste di denaro o attuato con azioni che turbino il libero utilizzo delle aree pubbliche e dei parcheggi limitrofi e/o che vi rendano difficoltoso l’accesso; mendicare con la presenza di minori o con l’utilizzo di animali o simulando menomazioni fisiche per richiamare l’attenzione e la compassione dei passanti; le richieste di denaro con offerta di servizi quali la pulizia dei vetri, fari o altri parti di veicoli; occupare illecitamente gli spazi pubblici, stazionare o intralciare la libera circolazione di persone e veicoli”.
In che zone varrà l’ordinanza? “Le aree urbane sulle quali i Comuni e le autorità di Pubblica sicurezza hanno la facoltà di esercitare specifici poteri quali l’ordine di allontanamento e di divieto di accesso – continua la nota – a Messina sono le Stazioni Centrale e Marittima (nel raggio di 100 metri); piazza Stazione; capolinea tranvia Annunziata e Fermi; Cavallotti (per una distanza di 50 metri); imbarcadero Caronte di viale della Libertà (rada San Francesco e “serpentone” per una distanza di 50 metri) e loro pertinenze; ospedale Papardo, Policlinico, Piemonte (per una distanza di 100 metri); scuole Bisazza, Basile, Antonello, Majorana-Marconi, Archimede, Verona-Trento, La Farina, Seguenza, Maurolico, Jaci, Quasimodo, Minutoli (per una distanza di 100 metri) e le loro pertinenze; sedi universitarie delle vie T. Cannizzaro, P. Castelli, piazza XX Settembre, Annunziata, Papardo, (per una distanza di 100 metri) e le loro pertinenze; i complessi monumentali Monte di Pietà, Porta Grazia, chiese San Giovanni di Malta, San Francesco all’Immacolata, dei Catalani, Monastero di Montevergine, Cristo Re, le piazze del Governo e del Municipio, teatro Vittorio Emanuele, piazza Antonello, Galleria Vittorio Emanuele, piazza Duomo (per una distanza di 100 metri) e le loro pertinenze; il perimetro delimitato fra le vie La Farina, T. Cannizzaro, C. Battisti, viale Europa, Vittorio Emanuele, Garibaldi, corso Cavour, piazzette tematiche, piazza Lepanto, I Settembre, tra piazza Duomo e via Garibaldi, Batteria Masotto-Passeggiata a Mare (per una distanza di 100 metri); ville Mazzini e Dante; aree mercatali S. Orsola, Vascone, Zaera, Aldisio, E. Fermi, Giostra (per una distanza di 100 metri); e tutte le aree comunali adibite a verde pubblico, parcheggi e androni dei supermercati, centri commerciali, vicinanze dei luoghi di culto.”
Se il sindaco dona un tetto sulla testa a tutti i bisognosi allora ci puo’ stare una cosa del genere ,altrimenti si arriva all’esagerazione
geniale multare i senzatetto o gli extracomunitari al semaforo, notoriamente miliardari.
Ma una multa per questo sindaco indecoroso, quando?