MESSINA. «Ad un anno dall’insediamento della nuova Giunta Comunale, continua a risultare problematica la gestione degli interventi per la scerbatura di strade e marciapiedi». Il grido d’allarme è del presidente della V Circoscrizione Ivan Cutè, che denuncia le innumerevoli richieste e segnalazioni che arrivano dai cittadini “rimaste costantemente inevase”.

«Nonostante le carte bollate e le richieste ufficiali inoltrate alla Messina Servizi Bene Comune non perviene alcuna risposta; è a questo punto di interesse primario comprendere che fine facciano le segnalazioni provenienti dalle Circoscrizioni, le quali – è bene ricordare – annoverano tra le loro competenze, appunto, la delega  relativa a Rifiuti ed Ambiente»,  spiega Cutè, che cita quindi il vigente regolamento.

«Non si elencano – prosegue – le innumerevoli richieste di intervento effettuate in questi mesi da questo Consiglio, citandosi solo le zone interessate, che sono comprese tra l’Annunziata, San Licandro e il Viale Giostra; quella che però merita di essere ricordata con maggiore attenzione e preoccupazione è quella relativa alla zona di Tremonti e San Jachiddu. In queste due contrade, sterpaglie quasi ad altezza d’uomo fanno da indecente decoro in tutta l’area, che come è noto è densamente urbanizzata. I marciapiedi sono inesistenti e in molti tratti non è garantita neanche la larghezza minima per una corsia. E tali difficoltà insistono sia per il transito dei veicoli privati che dei mezzi di trasporto ATM. La zona è inoltre a rischio d’incendi e con la stagione estiva ormai così prepotentemente avviata, con le alte temperature di queste settimane, cresce il potenziale rischio per l’incolumità della gente, nonostante le normative ben chiare in materia impongano alle Amministrazioni di intervenire  preventivamente per evitare il rischio di incendio».

«In data 20 Aprile – scrive ancora Cutè – la pagina facebook di Messina Servizi pubblicava un video sull’addestramento degli operatori con i nuovi mezzi per la scerbatura meccanizzata: di tali nuovi mezzi e di tale nuove pratiche, tuttavia, sulla V Circoscrizione non si è mai visto nulla. Tuttavia, tali nuove forme gestionali potrebbero essere efficaci per le zone collinari (ivi compresa la zona di Tremonti). Perché non sono stati inviati anche in queste zone periferiche? Non è dato sapersi…», si chiede, focalizzandosi poi sullo spazzamento: «Intere vie e rioni non vedono transitare un operatore da tempo immemore, contribuendo al degrado della vivibilità di queste zone».

«A tal fine – si legge – è oggi di grande interesse di questa Circoscrizione conoscere quali siano i piani di intervento della Messina Servizi in tema di pulizia, scrematura e spazzamento onde poter concordarli insieme decidendo le priorità, programmazione territoriale e la tempistica relativa. Le cosiddette “interzone” annunciate dal Presidente Pippo Lombardo a parere dello scrivente saranno destinate a fallire e a non far cambiare le cose: infatti, riteniamo che la soluzione migliore sia la costituzione di squadre da destinare alle singole circoscrizioni, sia per la scerbatura che per lo spazzamento, e che tali squadre direttamente possano rispondere alle priorità stabilite dai Consigli, che sono oggettivamente il bersaglio della popolazione ma che poco influiscono sulla programmazione degli interventi. Abbiamo sempre richiesto di definire le priorità  degli interventi sul nostro territorio insieme ai vertici della partecipata comunale, al fine di decidere la programmazione e la calendarizzazione degli interventi, purtroppo ad oggi siamo stati inascoltati».

Infine il presidente del V Quartiere si rivolge allo stesso Lombardo: «Ieri sul profilo Facebook della MessinaServizi ha invitato a denunciare gli incivili che abbandonano in strada materiale ingombrante o spazzatura e a segnalare gli incivili auspicando che i consiglieri circoscrizionali potessero divenire delle vere e proprie “sentinelle” del territorio: nessuno di noi già oggi fa meno di quanto richiesto da Lombardo. E quindi ricordiamo al Presidente che nel momento stesso in cui chiede “collaborazione” deve dimostrare coi fatti e non a parole di saperne dare lui per primo nei confronti dei Consigli e dei consiglieri circoscrizionali. Il fatto triste, però, è che nessuno, in  Via Gagini, riesce a fornire delle risposte all’altezza della situazione e intanto i cittadini continuano a soffrire di questa grottesca ed assurda situazione».

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