Di Andrea Denaro
MESSINA. Ci sono stati i fuochi d’artificio, gridi di gioia, dei balli e c’è stato un intero paese riunito in piazza per fare festa al ritorno dei ciclisti del “Giro dei due mari con Marzia”. L’arrivo doveva essere a San Saba ma tutto questo è successo a Castanea, dove tutto ha avuto inizio quattro anni fa, e per Marzia è stato come vincere il “Giro d’Italia” o il “Tour de France”. Si è conclusa così, ieri, la maratona cicloturistica che in tre giorni ha attraversato la provincia di Messina per abbattere le barriere architettoniche e mentali che emarginano i disabili, con picchi di calore pari a 41° e il coraggio di chi non si arrende davanti a nulla.
Con i ricordo della prima e della seconda giornata, partenza alle 9:30 dall’hotel “Riviera azzurra”, accompagnati dalla Polizia Stradale di Barcellona Pozzo di Gotto con il comandante Sandro Raccuia e dai ciclisti dell’ “Asd Cicloturistica” di Teme del presidente Mario Valente, unitisi alla carovana fino a Terme Vigliatore. Lì, ad attendere Marzia Raineri e i ciclisti in handbike Salvo Campanella e Giuseppe La Rosa, l’associazione “Gianluca Quartodecimo vivere a colori” e il sindaco Domenico Munafò che, insieme agli assessori Anna Imbesi e Antonino Puglisi, ha presentato il progetto di abbattimento degli alberi che ostacolano il passaggio dei pedoni sui marciapiedi e di piantumazione di nuovi dove non saranno di intralcio. Piccolo rinfresco per il gruppo a piazza Municipio e subito pronti a partire verso Merì.
Alle 9:30 il termostato segnava 29° e alle 11 era già salito a 33°. La giornata si presenta ancora più calda di ieri ma questo non ha fermato neanche per un istante la carovana che è giunta alla chiesa della Santissima Annunziata di Merì dove è stata accolta dal sindaco Filippo Bonasinga e dal vicesindaco Antonio Siracusa, che hanno illustrato i prossimi progetti per l’abbattimento delle barriere (compresa la ristrutturazione di un asilo), e da don Antonio che, insieme alla sua comunità, ha offerto un rinfresco dando la benedizione ai ciclisti. “Ciò che conta è l’amore verso tutti”, ha affermato il parroco, invitando i ciclisti a correre sempre verso una meta, e mai invano.
Ore 12:30: partenza da Merì e il termostato che segna 37.5°. Tappa fissa è ormai quella alla frazione di Olivarella, dove i ragazzi speciali dell’oratorio “Giovanni Paolo II” di padre Stefano hanno accolto Marzia con due danze: una sulle note dell’inno al fair-play, guidati dalla maestra Francesca Mancuso, e una sulla ormai celere parodia di “La vita è una danza”, da loro realizzata.
A salutare il gruppo, inoltre, il sindaco di San Filippo del Mela, Gianni Pino, e il vicesindaco Antonella Calderone. Nel frattempo, la temperatura non smette di alzarsi: 41° alle 13:30.
La pausa pranzo è stata a Giammoro, dove lo sponsor “Graphicarte” ha offerto un po’ di focaccia alla carovana, che poi si è subito rimessa in marcia verso piazza “Giovanni XXIII” di Venetico dove è stata accolta dall’assessore Salvatore Mezzatesta e dalla consigliera comunale Maria Concetta Agnello, che hanno annunciato l’acquisto di una seconda sedia Job.
Alle 15:30 la temperatura ha incominciato ad abbassarsi arrivando a 35°, ma ancora il sole picchiava forte. La sosta successiva è stata nel comune di Spadafora e qui, in presenza del sindaco Maria Tania Venuto, degli assessori Carmelo Arcuri e Tindaro Centorrino e dei consiglieri comunali, il “Giro dei due mari con Marzia” ha donato 500euro alla “Misericordia” di Spadafora, che ha scortato la manifestazione per tutti i tre giorni, per aiutarla raggiungere la somma di 80.000 euro al fine di acquistare un’ambulanza ad uso pediatrico. Durante l’evento, infatti, hanno utilizzato una vettura presa in prestito dal gruppo di San Piero Patti.
Successivamente, vi è stata la sosta a Villafranca, dove il sindaco Matteo De Marco ha abbattuto una barriera con un passaggio pedonale rialzato, e una breve fermata al panificio “Celona” di Ortoliuzzo, altro sponsor della manifestazione.
Alle 17:30 per fortuna la temperatura è scesa ancora (31°) perché i ciclisti hanno dovuto affrontare una salita lunga 10 km con punti di pendenza che arrivano al 9% e con un’unica tappa nel paese di Salice, dove sono stati accolti da padre Peter, dalla sua comunità, dalla banda del paese e da un gradito rinfresco, data la fatica dei primi km. All’inizio della salita, inoltre, sono stati scortati dai Carabinieri di Castanea.
Dopo la sosta, ancora in salita fino a Portella Castanea, ma almeno la temperatura era accettabile. Arrivati in cima, un’altra breve fermata ha permesso agli atleti di riprendere fiato, e di anche gustare il banchetto preparato dal ristorante “Portella”, sponsor della manifestazione.
Di lì in poi la strada è stata tutta in pianura fino a Castanea, dove è incominciata la discesa verso San Saba passando da Spartà. Ma prima, un’ultima sosta ha impegnato i ciclisti a Castanea: durante l’assenza dal paese natìo, l’amministrazione si è adoperata nel rifacimento del marciapiede davanti al bar “Arte Cafè”, unico locale del paese ad avere il bagno accessibile ai disabili. Nella piazza del paese, inoltre, si è assistito anche all’esibizione dei bambini dell’ “Asd Fitness”, che hanno dedicato a Marzia una danza sulle note di Peter Pan dopo che padre Nino ha accolto gli atleti.
Con il sole ormai tramontato, i ciclisti hanno ripreso la pedalata verso l’ “Oasi Azzurra Village” di Nanni Previti, sponsor dell’evento e dove vi è stata una cerimonia di fine manifestazione seguita da un “Pasta party” offerto dalla casa.
Durante il giro vi è stata anche la consegna di un gagliardetto dove Marzia è passata e dove sono state abbattute delle barriere; rilasciato, inoltre, un rinoceronte di cuoio lì dove le autorità hanno promesso l’abbattimento di una barriera, affinché non si dimentichino.
Ad accompagnare il gruppo durante l’intero evento: l’associazione “Asd cicloturistica Castanea” di Santi Caprì, fondatrice della manifestazione insieme al padre di Marzia, Gianni Raineri, le “Motostaffette Sicilia”, con Totò Lapunzina, Denny Salvato e Pietro Chiappara, la “Misericordia” di Spadafora seguita dal dottore Pietro Cannuni, il direttore di gara Pietro Torre, il fotografo Massimiliano Milazzo e il cameraman Salvatore Barbera.