MESSINA. Inizia la fase due della raccolta differenziata a Messina, propedeutica all’estensione in tutto il territorio comunale del porta a porta, previsto per luglio, e soprattutto all’eliminazione dei cassonetti per strada che avverrà a partire dal primo di giugno: entrambe mosse necessarie al raggiungimento di quel 65% di raccolta differenziata che è sia obbligo di legge, che al momento velleitario traguardo (molto ambizioso, anche troppo, visto che a marzo non si era superata la soglia del 22%) dell’amministrazione di Cateno De Luca.
Con un’ordinanza, il sindaco ha disposto che MessinaServizi Bene Comune, la partecipata che si occupa di rifiuti, consegni i contenitori della differenziata per le utenze domestiche, “dandone preavviso agli amministratori di condominio“. Perchè? Perchè sarà cura (e responsabilità) degli amministratori quella di “vigilare” che tutto il processo vada a buon fine. Il tutto a praticamente un mese dall’avvio della “rivoluzione.
Intanto fornendo un elenco di utenze attive residenti nel condominio che amministrano, ai quali saranno consegnati i contenitori, concessi in comodato d’uso. Potranno essere utilizzati solo dall’utenza condominiale (quindi non è permesso a nessuno di introdursi nelle aree di pertinenza condominiale e gettare i propri rifiuti), e saranno svuotati dal personale di MessinaServizi secondo il calendario di raccolta: ai lavoratori della partecipata, il condominio deve garantire accesso “senza chiavi” alle aree comuni che andranno concordate col gestore.
Dall’ordinanza non è chiaro, ma dovrebbero essere consegnati sia i contenitori “singoli” per ogni casa, sia quelli “maxi”, condominiali, che saranno svuotati secondo il calendario di raccolta da MessinaServizi.
E se non dovesse funzionare così? Secondo l’ordinanza, “in mancanza dei requisiti richiesti”, se cioè i rifiuti non sono gettati nella maniera o nei giorni corretti, “non saranno raccolti dal gestore e sugli stessi sarà applicato un avviso di non conformità”.
Poi la parte più controversa: “all’utenza condominiale alla quale è stato contestato l’errato conferimento (“Nella persona dell’amministratore di condominio o del legale rappresentante”, specifica l’ordinanza), spetterà il compito di provvedere al ritiro dei rifiuti stessi, procedendo ad una corretta differenziazione prima di smaltirli nuovamente. Nel caso in cui non si fosse provveduto alla differenziazione del rifiuto non conforme ed al ripristino dello stato dei luoghi entro il termine di ventiquattr’ore, l’utenza condominiale a cui è stata contestata l’irregolarità verrà segnalata gli uffici competenti per la contestazione della violazione delle disposizioni vigenti in materia e l’applicazione delle sanzioni di legge”, si legge nell’ordinanza.
La responsabilità quindi sarà dell’amministratore di condominio, pare, che poi dovrà segnalare chi è stato a non buttare correttamente i rifiuti, ma su questo punto l’ordinanza non è chiarissima.
Questo il calendario per il conferimento, come da ordinanza del 2016, quando è stato introdotto il porta a porta (con risultati mezzi catastrofici) nei villaggi del primo e sesto quartiere.
A.se un amministratore ha 20 condomini come vigila su tutti?
B.Come fa l amministratore a risalire a chi appartiene il conferimento errato?
C.Ove non vi fossero spazi comuni con acesso libero dove risiederanno i contenitori?
D.I una città dove non esistono regole e controlli,i contenitori sono in comodato d uso e vengono lasciati i area pubblica o accessibile, se vengono rubati o lesi chi ne rispo
Mi sembra che si passi al nascondere la “monnizza” sotto i tappeti. Il porta a porta (così l’hanno chiamato) deve essere tale e quale. Es.:se conferisco la differenziata all’isola avrei uno sconto del 30%? ebbene che venga data possibilità ai Condomini di contrattare terzi per il reale porta a porta.Lo sconto usufruito dai singoli condomini, in comunione e massimali servirebbe a pagare il servizio
Leggo che le “lettiere di animali domestici” vanno smaltite insieme all’umido: cioè, cacca e pipì di gatti, cani, coniglietti ecc. vanno eliminati insieme agli scarti degli alimenti?