MESSINA. Era previsto per febbraio, si è fatto attendere altri due mesi: lo schema di concessione dello stadio Franco Scoglio di Messina è stato finalmente esitato dalla giunta, e una volta votato dal consiglio comunale, dovrebbe porre le basi per un serio progetto di rinascita della società calcistica cittadina, assicurando la sostenibilità di un’operazione economico-sportiva a lungo termine al concessionario che si aggiudicherà la convenzione.
Cosa prevede la delibera di giunta? L’affidamento in concessione dovrà venire a mezzo convenzione, con aggiudicazione tramite il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, che tenga conto di un progetto di investimenti per il miglioramento dell’impianto dello stadio Franco Scoglio.
In sede di delibera, la durata della convenzione non è stata ancora stabilita, e dovrà essere individuata con decorrenza dalla data di sottoscrizione della convenzione, fermo restando in ogni caso che dovrà essere effettuata una verifica costante da parte dell’amministrazione sul complessivo andamento della gestione, in relazione agli impegni assunti dal concessionario e dal grado di soddisfazione degli utenti.
Per autofinanziare le sue attività, il soggetto affidatario oltre a percepire tutte le entrate derivanti dall’utilizzo del complesso, può anche svolgere in intesa col Comune attività diverse, ma la convenzione dovrà obbligatoriamente prevedere le penali per garantire il puntuale adempimento degli obblighi statuiti. Non dovranno comunque risultare pendenze debitorie del soggetto affidatario nei confronti del Comune, che nel corso della gestione potrà comunque effettuare ampliamenti, lavori, e migliorie delle strutture sportive affidate in concessione.
Che obblighi avrà chi si aggiudicherà lo sfruttamento del San Filippo? Innanzitutto il soggetto affidatario si farà carico della manutenzione ordinaria, straordinaria, e dovrà fornire adeguata polizza fideiussoria per garantire la puntuale osservanza degli oneri e degli obblighi. Il concessionario dovrà garantire la gestione complessiva dell’impianto sportivo secondo le caratteristiche dello schema di convenzione, corrispondere un canone di concessione anno al Comune, accollarsi tutte le spese riferite alle utenze, e garantire all’amministrazione l’utilizzo gratuito degli impianti per un numero congruo di giornate annue, adottare sistemi e tecnologie di ecosostenibilità per il fabbisogno energetico della struttura, provvedere all’omologazione annuale degli impianti, gestire l’impianto in assoluta trasparenza e l’imparzialità nei confronti di tutte le associazioni che ne faranno richiesta.
A fronte di un nutrito campionario di obblighi, però, il concessionario avrà la possibilità, prevista nella convenzione, di effettuare la trasformazione urbanistica di parte delle aree libere di pertinenza dell’impianto sportivo, per proporre attività complementari e coerenti a quella principale. Nello schema di concessione, non è previsto alcun vincolo legato ai risultati sportivi, ma nelle clausole contrattuali, il Comune ha facoltà di recedere unilateralmente dal contratto “per giusta causa”.
speriamo sia la volta buona e che il parto della concessione degli stadi arrivi alla fine senza problemi o complicazioni. Ma che la concessione non si riferisca solamente al Franco Scoglio, ma anche al glorioso Giovanni Celeste arena di tante battaglie sportive