MESSINA. Dopo otto mesi in cui erano andati d’amore d’accordo, sembrano esserci frizioni nel rapporto tra Cateno De Luca ed il consiglio comunale, acuite negli ultimi giorni, con uno scambio piuttosto acceso i comunicati tra il sindaco e il presidente e Claudio Cardile e culminate, oggi pomeriggio, nel rifiuto dello stesso Cardile di presenziare ad una conferenza di capigruppo convocata da Cateno De Luca, con la motivazione della “irritualità” della convocazione.
“Egregio sindaco – scrive Cardile – in merito alla richiesta di incontro, si rappresenta la non disponibilità alla partecipazione dei capigruppo e dell’ufficio di presidenza del consiglio comunale. Per il futuro sarebbe opportuno concordare preventivamente la data e l’ora con questo ufficio, e di precisare l’oggetto dell’interlocuzione. Si dà la disponibilità convocare formalmente una riunione sull’argomento che le richiede”, conclude la nota del presidente del consiglio comunale.
Immediata, e come sempre piccatissima, la risposta di De Luca. “Il Presidente del consiglio comunale Cardile si ritiene il padrone dei rapporti istituzionali tra il Sindaco ed i capigruppo consiliari”, scrive De Luca nel consueto posty sulla sua pagina Facebook. “Io alle ore 18:15 sarò in sala giunta ad aspettare tutti i capigruppo per come preventivamente concordato. Se Cardile non comprende l’oggetto della riunione … che qualcuno glielo spieghi ed a tal fine allego la mia richiesta”, scrive.
“La smetta Cardile di scrivere fesserie: nella mia nota di richiesta di convocazione è’ ben specificato l’oggetto della riunione ed era stata concordata telefonicamente con lui. Qualcuno vuole arrivare al cortocircuito istituzionale? Mi auguro che gli altri non cadano in questa trappola da prima repubblica”, conclude De Luca, che allega la sua richiesta di convocazione.
“Pregiatissimi colleghi capigruppo, ritengo utile confrontarci, unitamente all’ufficio di presidenza del consiglio comunale, sugli argomenti proposti dall’amministrazione comunale in discussione nelle commissioni di merito e di un consiglio comunale. A tal fine vi chiedo di partecipare alla riunione, presso la sala giunta, giorno 1 aprile alle ore 18:00: si prega di assicurare la presenza”, si legge nella richiesta.
Chi ha ragione? De Luca ha precisato giorno e ora, smentendo Cardile, ma non l’oggetto, confermandone i rilievi. Un “pari e patta”, che però modifica gli equilibri. Fino ad ora fortemente sbilanciati dalla parte del sindaco.