MESSINA. Dietrofront del dietrofront. Il sindaco Cateno De Luca non concede il patrocinio del comune di Messina al Pride 2019: stamattina, a sua firma, era stato diffuso il documento che concedeva il “benestare” di Palazzo Zanca, insieme all’uso dello stemma ufficiale.
Dopo l’articolo di Lettera Emme, De Luca si è accorto di aver sottoscritto, con suo consueto inchiostro verde, un documento che non aveva intenzione di firmare. “Ho firmato di corsa una ventina di patrocini e mi hanno inserito anche questo”, ha ammesso candidamente. Che fine farà il documento? Sarà “cassato” per mero errore materiale. “Anche perchè la data è sbagliata”, aggiunge il sindaco.
Il provvedimento, però, potrebbe essere solo posticipato: “Avevo già dato incarico a Carlotta Previti (assessore alle Pari opportunità, ndr) di convocare Rosario Duca (presidente dell’Arcigay e tra gli organizzatori del Pride 2019) per approfondire modalità e termini al fine di valutare il nostro patrocinio”.
Pochi minuti fa è stato diffuso un documento da parte del Comune con il seguente testo: «Egr. Sig. Rosario Duca, spiace segnalarle che la nota in oggetto, per mero errore materiale e di digitazioni non ha riportato la parola “non” insieme alla parola “concede”».
Di seguito i due documenti “contraddittori”
Dilettanti! Vergognatevi! Non siete in grado di governare questa città!
E meno male che il sindaco lo sapeva fare. A Fiumedinisi forse. Buffoni, incompetenti ed incoerenti!