MESSINA. La convocazione di un consiglio comunale straordinario sulla riduzione dei costi della piscina comunale Cappuccini, attualmente presa in gestione dall’Associazione dilettantistica Waterpolo di Messina. A puntare nuovamente i riflettori sulla questione è il civico consesso, e nello specifico i consiglieri comunali Andrea Argento, Serena Giannetto, Cristina Cannistrà, Paolo Mangano, Felice Calabrò, Francesco Cipolla, Salvatore Sorbello, Francesco Scavello, Giuseppe Fusco, Nello Pergolizzi, Dario Zante, Salvatore Serra, Alessandro Russo, Antonella Russo, Pietro La Tona, Gaetano Gennaro, Benedetto Vaccarino, Giuseppe Schepis e Gianbattista Caruso, firmatari di una richiesta di convocazione di una seduta straordinaria al presidente Claudio Cardile.
L’associazione Waterpolo, secondo una delibera di Giunta n. 89 del 20 febbraio 2018, doveva impegnarsi per sette anni a gestire la piscina, realizzando i lavori di adeguamento. Procedura, questa, che ha comportato all’insorgere di un debito nei confronti del Comune di Messina quantificato il 31 di dicembre del 2017 a più del 482mila euro e a un successivo aumento delle tariffe del 600% per il nuoto e del 750% per la pallanuoto, in seguito a un “Atto di Transazione” stipulato fra la società e l’Amministrazione Accorinti. Nei mesi scorsi, l’Assessore al ramo Pippo Scattareggia era intervenuto chiedendo al gestore una riduzione del 60% del tariffario. La vicenda è emersa in seguito alla contestazione da parte delle società sportive di nuoto, impossibilitate a far fronte al notevole aumento delle tariffe per gli spazi-acqua, entrate in vigore con laa delibera di aprile 2018. Sulla vicenda erano già intervenuti in passato sia il consigliere di LiberaMe Alessandro Russo che il gruppo consiliare del M5S. Oggi
L’obiettivo della richiesta è quello di assicurare pari opportunità e dignità agli utenti garantendo la prosecuzione dell’attività svolta dalle associazioni sportive che praticano nuoto, pallanuoto e attività per disabili.
