PALERMO. Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, con una nota inviata al capo area dell’ufficio anagrafe, ha dato disposizione di non applicare a Palermo le misure volute del cosiddetto “decreto sicurezza”, messo a punto dal vice premier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, per quanto riguarda le norme che negano la possibilità di concedere la residenza a chi ha un permesso di soggiorno.

“Impartisco la disposizione di sospendere per gli stranieri eventualmente coinvolti dalla controversa applicazione della legge –  scrive Orlando – qualunque procedura che possa intaccare i diritti fondamentali della persona con particolare, ma non esclusivo, riferimento alle procedure di iscrizione della residenza anagrafica”.

L’articolo 13 delle legge 132 stabilisce che il permesso di soggiorno rilasciato al richiedente asilo costituisce un documento di riconoscimento, ma non basterà più per iscriversi all’anagrafe e quindi avere la residenza.

In sostanza i comuni non potranno più rilasciare a chi ha un permesso di soggiorno la carta d’identità e i servizi, come l’iscrizione al Servizio sanitario nazionale (quindi l’Asl) o ai centri per l’impiego, che verranno assicurati solo nel luogo di domicilio, visto che non c’è più la residenza, come un Centro di accoglienza straordinaria o un Centro permanente per il rimpatrio

La replica di Salvini è affidata a Twitter: “Con tutti i problemi che ci sono a Palermo – scrive – il sindaco sinistro pensa a fare ‘disobbedienza’ sugli immigrati…”.

 

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