MESSINA. Miglioramento delle perdite alla condotta idrica e ricerca di nuove fonti di approvvigionamento. Le priorità dell’Amam sono queste e dovrebbero essere realizzate entro il 2021 grazie ai 149 milioni di euro che l’azienda che gestisce l’acqua conta di stanziare e impegnare per il miglioramento del servizio. Il quadro positivo è stato tracciato questa mattina nella conferenza stampa dal CdA dell’AMAM, che, insieme al sindaco Cateno De Luca, all’Assessore alla Risorse Idriche Carlotta Previti e al direttore generale Claudio Cipollini hanno presentato il Programma Triennale 2019-21.

Il bilancio di fine anno il primo cittadino vorrà farlo per tutte le partecipate. Per quanto riguarda l’azienda di gestione dell’acqua, nonostante diversi finanziamenti siano stati programmati dalla vecchia amministrazione, che ha presentato il piano d’intervento a maggio di quest’anno, è certo che l’ente non dovrebbe rischiare a stretto giro di ritrovarsi con i bilanci in rosso. «Il Salva Messina è stata la strategia che ha approcciato in maniera diversa le spese per il bilancio corrente e per la rimodulazione delle risorse extra bilancio – ha spiegato il primo cittadino – La razionalizzazione degli investimenti garantirà il rilancio dell’azienda».

In concreto 53 milioni di euro saranno destinati al Progetto H24. Di questi 1 milione e 13 mila euro saranno destinati alla messa in sicurezza dell’acquedotto di Fiumefreddo – Forza d’Agrò. Il completamento del serbatoio Montesanto prevederà l’impegno di 3 milioni e 300 mila euro, mentre la mitigazione della vulnerabilità dell’acquedotto Fiumefreddo costerà circa 3 milioni di euro ricavati. Gli ultimi due servizi, in particolare, saranno svolti con somme intercettate dalla Conferenza Servizi e dai fondi del Master Plan di Messina. Avviata la progettazione, poi, per il riassetto e l’efficientamento della manutenzione della rete e degli impianti. Attualmente la perdita di acqua nelle condotte è pari al 58%, mentre l’azienda vorrà nel corso dei prossimi anni ridurla almeno del 7%.

Un valore di investimento complessivo di 70 milioni di euro per quanto riguarda, ancora, il progetto «Tutto pulito» nell’ambito del quale rientra la realizzazione del Depuratore di Tono per un importo pari a 40 milioni di euro. Il collettore fognario di Cassina andrà invece a costare 11 milioni di euro e, infine, per la condotta Carmine e Piazza d’Armi la spesa ammonterà a 400 mila euro.  Per il progetto legato alla ricerca di nuove fonti di approvvigionamento idrico saranno investiti 15 milioni di euro. Collaboreranno ingegneri e tecnici provenienti anche dall’Università di Messina. «Bisogna uscire dalla schiavitù di Fiumefreddo e dell’Alcantara – ha sottolineato De Luca – La ricerca verrà effettuata sia sul versante ionico che su quello tirrenico».

Buone notizie anche per quanto riguarda l’assunzione e la stabilizzazione del personale. Entro il 2019, infatti, un bando di assunzione dell’azienda sistemerà la situazione delle risorse ExCea, ossia quella dei 13 lavoratori precari, aprendo anche le posizioni per l’assunzione di altri 15 tecnici. Ventotto operai e tecnici specializzati serviranno entro l’anno prossimo, insieme anche ad undici figure specializzate: ingegneri, amministrativi, impiegati per la gestione del personale. Per i prossimi sei mesi e prima che sia definita la situazione della MessinaServizi, poi, gli operai dell’Amam continueranno a occuparsi del verde pubblico e dei cimiteri. Si tratta, in questo caso, dei lavoratori dell’Ex Agrinova che potrebbero passare alla Messina servizi, soltanto dopo che le pendenze della partecipata saranno sistemate. L’obiettivo dell’Amam è comunque quello di ridurre l’esternalizzazione dei servizi sfruttando al massimo le risorse presenti. Persisterà, infine, la rigida politica di lotta all’evasione fiscale e alle utenze abusive. Sotto questo punto di vista, infatti, l’Amam conta di allargare le utenze a 636 mila unità e di recuperare oltre 74 milioni di euro.

La novità è che dal 2019 sarà fuori Claudio Cipollini. L’attuale direttore generale, infatti, lascerà l’azienda per dedicarsi ad altro e non per dissidi con la giunta. «La collaborazione con l’Amministrazione è stata sempre proficua – ha spiegato Cipollini – Per quanto mi riguarda mi dispiace lasciare il lavoro che è stato avviato anche in questi ultimi mesi di concreto con il Comune». Dunque il prossimo anno per l’Amministrazione si dovrà procedere non soltanto dalla nomina di una quota rosa in seno al CdA – come previsto dalla legge Madia – ma anche con la scelta di un nuovo direttore generale.

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