MESSINA. “Manifesta e ripetuta incapacità gestionale” e “sostanziale incapacità nella gestione dell’ordinario“. Con queste parole, l’assessore all’Ambiente Danfe Musolino ha chiesto al consiglio d’amministrazione di MessinaServizi Bene Comune di intraprendere azione disciplinare che può portare alla revoca dell’incarico di Aldo Iacomelli, direttore generale di MessinaServizi, e nelle more di valutare una sospensione cautelare per “incompatibilità ambientale”, in attesa che il Cda decida, e che la procura indaghi sulla sua “eventuale responsabilità penale” per l’emergenza rifiuti: al tribunale De Luca ha trasmesso una lunga serie di documenti, elencati nel corso dell’assemblea.
Al termine di un’ora e mezza di assemblea dei soci della partecipata, dopo una lunga disamina da parte del sindaco Cateno De Luca, Dafne Musolino ha contestato a Iacomelli undici punti, tra i quali il mancato raggiungimento degli obiettivi nella differenziata, inadempimento del piano finanziario, mancati provvedimenti per evitare la crisi, ritardo nella redazione delle gare e mancata vigilanza sui rup, ma anche danno erariale (duplicazione dei costi e noleggio mezzi, straordinari e conferiemnto in discarica a causa della diminuzione della differenziata), e destituzione delle figure intermedie, “abusando dei pieni poteri” conferiti dal sindaco Cateno De Luca. Sotto accusa anche le dichiarazioni rese alla stampa di qualche giorno fa, i cui Iacomelli, spiegando che l’emergenza era finita, aveva raccontato una serie di episodi che lanciavano inquietanti ombre sul mese di crisi.
Più che aver chiarito le cause della crisi, De Luca ha chiarito lo scopo…
prepariamoci a pagare le spese di un’altra causa persa come è successo per il Dottor Ferlisi qualche giorno fa