MESSINA. “Denunzio tutti!”. Il sindaco Cateno De Luca, ormai sgravato dal peso del piano di riequilibrio da approvare, si è gettato anima e corpo sull’emergenza rifiuti, alla ricerca di un colpevole (che sembra essere convinto di avere individuato nel direttore generale Aldo Iacomelli e nei “settimini”, gli ispettori del servizio raccolta) e in giro per la città a farsi il sangue amaro per le condizioni vergognose in cui versano intere vie.
Tanta è la rabbia che De Luca, in un suo post Facebook (più o meno il decimo da ieri sull’argomento) ha lanciato notizie di reato di un certo rilievo, che gli sono state rivelate da un messaggio, il cui mittente è rimasto ovviamente anonimo, su come funzionerebbero i servizi di raccolta e spazzamento a ridosso delle festività per poter usufruire di straordinari supplementari.
“Rallentano la raccolta in modo tale che poi per risolvere la crisi bisogna fare i doppi e tripli turni e a dicembre si prendono anche fino a 5mila euro tra straordinario e bonus. Dice che di solito arrivano così a fare 100 ore di straordinario! Che tutto viene deciso dai capi servizio che danno ordine “di andare a 1” che significa che il lavoro che potrebbero fare in un giorno, lo fanno in 4 giorni, lasciando cumuli di spazzatura in posti nevralgici. E se qualcuno tra i lavoratori si rifiuta, lo mettono a turno dalle 21,00 alle 3,00 di notte e gli fanno le peggiori angherie. Questi capi servizio loro li chiamano “i settimi” cioè quelli del 7 livello. Poi hanno detto anche che stiamo perdendo un sacco di tonnellate di cartone che i servizi non vogliono trattare e lo fanno prendere ai privati”, ha scritto l’informatore anonimo.
Liquidata la questione “settimini”, resta quella di Iacomelli, preso di mira sin da ieri da De luca, che ha annunciato che “venerdì prossimo prenderà i provvedimenti irreversibili”. Venerdi, il 30 novembre, scadrà il termine che il sindaco aveva assegnato al direttore generale, al quale erano stati concessi pieni poteri, per uscire dall’emergenza. Che è ancora in corso. A far sbottare De Luca (ed a fargli praticamente violare il segreto epistolare, pubblicando messaggi whattsapp di terzi…) è stata la comunicazione, da parte di Iacomelli, di usufruire di un giorno di ferie, che il presidente di MessinaServizi Pippo Lombardo gli ha negato, sostenendo che le ferie vadano concordate e non annunciate. “Il socio unico, cioè io, invece si incazza e venerdì prossimo prenderà i provvedimenti irreversibili”, ha scritto De Luca.
Quando all’emergenza, poi, si aggiunge il caos, la gestione della situazione diventa ancora più difficile. Durante un intervento di rimozione delle montagne di rifiuti, ieri sera tardi, il Bobcat in funzione, l’unico, si è fermato apparentemente per un guasto: e invece era rimasto a secco di gasolio… Immediato il cazziatone di De Luca: “Avevo già chiesto dieci giorni fa almeno quattro Bobcat in servizio presi a noleggio, ed invece… nulla”.