MESSINA. Chiude fino a data da destinarsi il “polmone verde” salvato da decenni di degrado e di incuria dall’associazione “PuliAmo Messina”, che dopo mesi e mesi di duro lavoro ha restituito decoro e bellezza a uno spazio per anni alla mercé dell’abbandono e dell’ignavia. Il Giardino era stata inaugurato il 3 settembre del 2017 con una grande festa nel segno della natura, dell’arte e della condivisione. Un anno dopo, malgrado gli sforzi dei volontari per promuovere lo spazio, la chiusura, pochi giorni dopo le accese polemiche scaturite a causa di un evento a tema Halloween, poi annullato.
L’iniziativa, una semplice festa all’insegna del divertimento, era finita infatti nel mirino di varie associazioni cattoliche e del parroco Don Lorenzo Campagna, secondo il quale il party, chiamato “escape garden”, “avrebbe creato in tanti l’idea di una connivenza del luogo sacro con la manifestazione pagana notoriamente non approvata dalla Chiesa”. A nulla erano valse le repliche di PuliAmo Messina, che ha specificato la reale natura del riferimento ad Hallloween, ovvero lo stato terrificante in cui si trovava il Giardino prima del loro intervento.
Prima dell’inaugurazione dello scorso settembre, il Giardino era finito al centro di una querelle fra l’Amministrazione comunale e la Chiesa per capire di chi fosse la proprietà, rivendicata da entrambe le fazioni.
«Quando l’amministrazione ha chiesto loro le chiavi del giardino – spiegò nel giugno 2017 l’assessore Daniele Ialacqua – si sono un po’ trincerati, concedendo però ai volontari dell’associazione l’accesso all’area per la pulizia. Noi abbiamo documenti ufficiali che attestano la titolarità del Comune; loro, in uno scambio di lettere, sostengono di essere in possesso di documenti risalenti all’800 che attribuirebbero la proprietà del giardino alla Curia. È un’impasse che cercheremo di risolvere al più presto, con la convocazione di un gruppo di lavoro per far chiarezza sulla vicenda. Nel frattempo siamo disponibili ad affidare il giardino a PuliAmo Messina, che potrà gestirlo in collaborazione con la Curia“.
«Il giardino è sempre stato della Curia, fin dall’inizio, come lo era in passato tutto il colle della Caperrina», è invece il parere del parrocco don Lorenzo Campagna, che fa riferimento specifico al teatrino, sottostante al Sagrato, che ha un affaccio diretto nella prima terrazza del giardino. «Adesso attendiamo l’esito della discussione sulla proprietà per far chiarezza con il Comune. Io personalmente non sono contrario alla gestione condivisa dell’area, purché sia una gestione consona al luogo, con la dovuta assistenza, sicurezza e sorveglianza», commentò all’epoca.
In attesa di capire una volta per tutte di chi sia la titolarità dell’area, quel che è certo è che né il Comune né la Curia hanno provveduto alla pulizia del luogo, ridotto in condizioni pietose prima dell’intervento dell’Associazione.