MESSINA. “Devo andare a casa a preparare la lettera di dimissioni”: scherza Pippo Campagna, il presidente dell’Atm in carica da due mesi, ma che lui e gli altri due membri del consiglio d’amministrazione sarebbero pronti a rassegnare le dimissioni lo ha annunciato il sindaco Cateno De Luca intorno alla nona ora della maratona di ieri in consiglio comunale, per la riunione in cui con i consiglieri hanno controllando le poste inserite nel piano di riequilibrio per valutarne la sostenibilità ed eventualmente la riproposizione a vent’anni, cosa che dovrà accadere necessariamente entro novembre.
“Siamo nell’impossibilità di far fronte alle spese“, ha spiegato molto chiaramente Campagna. “Abbiamo problemi di liquidità, paghiamo cifre esorbitanti per la rottamazione delle caselle esattoriali per debiti dal 2012 al 2017″. Quanto? Poco meno di due milioni e mezzo da agosto e settembre, più 5,2 entro ottobre, altrettanti a novembre, e altri due e mezzo a febbraio”.
“Sono spese alle quali non possiamo fare fronte con solo i 12,9 milioni di euro che di contributo da parte del Comune – ha continuato – la Regione dovrebbe accreditare 4,8 milioni di euro (il Comune ha già inoltrato la documentazione), ma ancora non c’è certezza dei tempi. In queste condizioni – annuncia Campagna – non riusciamo a chiudere l’anno, e per farlo ci vogliono soldi che non rientrano nel contratto di servizio”.