MESSINA. Il piano d’esercizio invernale dell’Atm, che dovrà garantire il trasporto pubblico per i prossimi mesi (e che sarà presentato stamattina al Comune dai vertici dell’azienda partecipata e e dell’amministrazione guidata da Cateno De Luca)? Sonoramente bocciato. Senza se e senza ma, giusto per parafrasare un’espressione del sindaco. Firmato Filt Cgil, Fit Cisl, e Uiltrasporti.
In una lunga nota, le federazioni trasporti delle tre sigle sindacali (da qualche giorno in aperta guerra con il sindaco Cateno De Luca) fanno a pezzi il piano, spiegando con dovizia di particolari il perchè. “Vista l’odierna illustrazione, sommaria e parziale, del piano esercizio invernale del trasporto pubblico da parte oggi della direzione ATM e che partirà il 6 ottobre e non il 1 ottobre , quindi nuovo rinvio, bocciano integralmente il progetto e dichiarano di non condividere nel metodo e nel merito l’impostazione del piano presentato, che non ha visto in queste settimane la neppur minima concertazione preventiva con le organizzazioni sindacali di categoria che si erano rese disponibili a partecipare fattivamente alla stesura e che apprendono invece alcuni dettagli del piano gommato solo a tre giorni dalla messa in opera. Per le categorie dei trasporti di Cgil Cisl e Uil non è solo la bocciatura del piano esercizio ma la bocciatura senza appello delle scelte dell’amministrazione e del nuovo management in materia di trasporto pubblico che in due mesi hanno portato al collasso l’azienda ed il servizio alla città”, attaccano senza pietà i tre sindacati.
Scendendo nel dettaglio, le lamentazioni si fanno più specifiche: “Le organizzazioni sindacali sono inoltre venute a conoscenza solo a mezzo stampa che per la stesura del piano esercizio ATM sia stato necessario anche un apposito incarico esterno retribuito dal comune di Messina per l’esperto Leonardo Russo quando si potevano usare le professionalità interne all’azienda”, sostengono i sindacalisti. “Non condividiamo tale scelta anche alla luce dei continui ipocriti richiami del Consiglio d’amministrazione e del sindaco di Messina all’austerità dei conti e delle spese del comune e delle società partecipate che hanno portato recentemente lo stesso presidente di Atm ad anticipare l’intenzione di rivedere al ribasso il contratto integrativo dei dipendenti di ATM e accendere la gogna mediatica sui diritti basilari dei lavoratori”.
“Auspichiamo – continua la nota – che il nuovo piano esercizio non crei prevedibili disservizi ai tanti utenti messinesi , rileviamo però che si gioca al ribasso con una riduzione da 51 a 33 linee bus , con un impiego di 48 mezzi invece dei precedenti 60 con conseguenze facilmente immaginabili. Temiamo che siano stati mal valutati tempi di percorrenza, luoghi di interscambio e tragitti delle linee con particolare riferimento allo “shuttle” la cui frequenza a giudizio delle organizzazioni sindacali dovrebbe essere inferiore a 10 minuti e non i 20 oggi previsti se si vuol garantire il sistema a pettine: inoltre in mancanza di corsie preferenziali è ampiamente prevedibile che non possa rispettare il tabellino di marcia nelle ore di maggior traffico facendo crollare l’intero piano. Nonostante si sia ritardato di due settimane l’avvio del piano invernale, penalizzando l’utenza, risultano ancora gravi carenze logistiche per utenti e personale ai punti di interscambio e nuovi capolinea”.
E ancora, “Temiamo che i chilometri complessivi che ATM porrà in essere ma che ad oggi non sa quantificare per il piano invernale saranno insufficienti alle esigenze dell’utenza messinese alla luce che riscontriamo già una riduzione di 110 mila km percorsi solo nei 30 giorni dal 16 agosto al 17 settembre in palese violazione del contratto di servizio , non condividiamo l’intenzione di sopprimere la linea tramviaria al giugno 2019 che in mancanza di alternativi sistemi di trasporto su rotaia causerebbe gravi deficit di trasporto e l’incremento del traffico gommato nel centro cittadino. Da una prima valutazione occorreranno 150 autisti in turno e sembra chiaro un ulteriore aumento dei carichi di lavoro del personale autista e ci riserviamo le denunce del caso presso l’ispettorato del lavoro”.
Quindi la querelle relativa alla mancata assunzione dei lavoratori interinali: “In riferimento alla mancata assunzione delle 75 unità di personale autista interinale dalla società Tempor necessarie per porre in essere un piano minimamente funzionale, apprendiamo dal Presidente del Cda che l’Atm ha avviato le procedure per la revoca della gara, da subito riteniamo responsabile il cda di ATM di ogni eventuale danno erariale che possa derivare dal probabile ricorso legale che potrebbe scaturire dalla società Tempor vincitrice del bando già espletato, anche alla luce del fatto che la sentenza della Cassazione civile sez lavoro n 3621 del 14.2.2018 sancisce chiaramente che nessun diritto alla trasformazione a tempo indeterminato può essere avanzata da questi lavoratori anche a seguito di ulteriore proroga , smentendo di fatto quanto dichiarato dal Sindaco e dal Cda in questi mesi”.
Quindi la conclusione, non meno dura. “Alla luce delle evidenti criticità in cui l’ATM Messina ed il servizio pubblico offerto alla città versano a seguito della discutibile gestione aziendale degli ultimi mesi , delle continue gravi esternazioni del Sindaco circa la volontà di privatizzazione dell’Azienda e della messa in discussione dei salari prima e dei livelli occupazionali dopo dei 500 dipendenti , Filt Cgil Fit Cisl Uiltrasporti dichiarano inevitabile procedere verso la mobilitazione generale della categoria“.