MESSINA. Intervento “fiume” in aula consiliare del Sindaco Cateno De Luca, che dopo un lungo excursus sulle tappe intraprese per il Risanamento, dall’intervista alla Rai allo scontro con i consiglieri, annuncia nuovamente le sue dimissioni, fissando una data precisa: quella del 30 settembre (come aveva già anticipato).

Dopo aver parlato per un’ora, ma non del contenuto della delibera, oggetto della seduta di oggi (“Ne parlerò quando l’aula avrà intenzione di prenderla in considerazione“), De Luca ribadisce il suo addio: “Il 30 presenterò le mie dimissioni irrevocabili: Non posso prendermi certe responsabilità, sbattere la faccia, e intrattenere certi rapporti,  e poi trovarmi il consiglio che non va ai miei tempi”.

Poi il parziale dietrofront:  “O modificate il regolamento consiliare e mi date garanzie sui tempi di discussione delle delibere che arriveranno dall’esecutivo, o non possiamo continuare“, conclude.

Di cosa si tratta? A spiegarlo, in un post pubblicato su Facebook, è lo stesso primo cittadino, che ha proposto 5 modifiche che avrebbero l’obiettivo di snellire le procedure di discussione e approvazione delle delibere, ed il taglio delle sedute improduttive.

1. Non oltre una settimana per esaminare e votare una delibera in commissione ed un’altra settima per esaminarla e votarla in consiglio comunale (per il bilancio e per la pianificazione urbanistica raddoppio dei termini)

2. Perché le commissioni consiliari si devono concludere senza una decisione espressa continuando con il malcostume del numero legale presunto e distribuzione di gettoni di presenza senza aver prodotto nulla per la comunità?

3. Perché si distribuiscono gettoni di presenza in consiglio comunale anche per i consiglieri che rimangono qualche minuto e poi scompaiono all’atto della votazione?

4. Perché il primo che si alza la mattina convoca commissioni consiliari senza concordare con il sindaco e la giunta la data ed orario della seduta e si pretende la partecipazione dell’esecutivo magari già impegnato in ben altre cose importanti per la città;

5. Perché non si fa sempre la diretta streaming delle sedute di commissione e consiglio comunale così la comunità può controllare direttamente ad in tempo reale come lavoriamo nel palazzo municipale;

 

 

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