MESSINA. Anche dalle ferie, il sindaco Cateno De Luca non perde occasione per “stuzzicare” il consiglio comunale. Nell’ultima delle stoccate riservate al consesso, De Luca propone “una proposta di modifica del regolamento consiliare che entro mercoledì 5 settembre trasmetterò alla presidenza del Consiglio comunale per essere immediatamente esaminato”, scrive. Sui regolamenti del consiglio comunale, ovviamente, è sovrano lo stesso consiglio, che quindi, dato il clima, potrebbe scegliere di ignorare la proposta.
Nello specifico, De Luca propone cinque modifiche, che avrebbero l’obiettivo di snellire le procedure di discussione e approvazione delle delibere, ed il taglio delle sedute improduttive.
1. Non oltre una settimana per esaminare e votare una delibera in commissione ed un’altra settima per esaminarla e votarla in consiglio comunale (per il bilancio e per la pianificazione urbanistica raddoppio dei termini)
2. Perché le commissioni consiliari si devono concludere senza una decisione espressa continuando con il malcostume del numero legale presunto e distribuzione di gettoni di presenza senza aver prodotto nulla per la comunità?
3. Perché si distribuiscono gettoni di presenza in consiglio comunale anche per i consiglieri che rimangono qualche minuto e poi scompaiono all’atto della votazione?
4. Perché il primo che si alza la mattina convoca commissioni consiliari senza concordare con il sindaco e la giunta la data ed orario della seduta e si pretende la partecipazione dell’esecutivo magari già impegnato in ben altre cose importanti per la città;
5. Perché non si fa sempre la diretta streaming delle sedute di commissione e consiglio comunale così la comunità può controllare direttamente ad in tempo reale come lavoriamo nel palazzo municipale;
“Il sindaco e la giunta comunale deve dettare i tempi dell’amministrazione attiva e se qualcuno pensa di stravolgere questo principio in nome della democrazia agisce contro la comunità. La buona politica è decisione e non capisco perché i consiglieri comunali devono studiare le delibere in aula e non invece fuori dall’aula. Posso farmi cuocere a fuoco lento da un consiglio comunale abituati ad esaminare ed approvare una delibera al mese?“, sono le considerazioni di De Luca in calce al post.
“Non accetto di essere prigioniero dei non tempi del consiglio comunale – incalza De Luca – 25 giorni per studiare e comprendere una banale delibera di costituzione dell’agenzia per il risanamento di Messina con due sedute di commissione e due sedute di consiglio comunale (se andrà bene martedì !). Così non va proprio! Ed il bilancio comunale che già è stato trasmesso da oltre 15 giorni alla presidenza de consiglio comunale – conclude con una provocatoria domanda – quando hanno intenzioni di studiarselo ed esaminarlo?”