MESSINA. Il provvedimento disciplinare nei confronti del capo della Polizia municipale Calogero Ferlisi, in rotta di collisione col sindaco Cateno De Luca dopo il blitz contro i venditori ambulanti a Torre Faro di dieci giorni fa, ha provocato a valanga una serie di conseguenze. Prima delle quali un rimescolamento nei dirigenti, in attesa che entri in vigore la suddivisione in macroaree che De Luca ha progettato sin da quando ha messo piede a Palazzo Zanca, dopo aver promesso in campagna elettorale che i dirigenti del Comune li avrebbe drasticamente ridotti (in origine addirittura a quattro, addivenendo poi a più miti consigli).
Calogero Ferlisi ha chiesto, e ottenuto, di essere sollevato dall’incarico a capo dei Vigili, e andrà ad dipartimento Demanio, Patrimonio, Beni Comuni ed Espropriazioni, fino ad oggi in mano, ad interim, all’ex ragioniere generale Antonino Cama.
A sostituirlo quale comandante della Polizia Municipale, ad interim, sarà Salvatore De Francesco, dirigente in possesso di un grado militare come allievo ufficiale di complemento di marina (Ferlisi è generale) che comunque rimarrà anche a capo del dipartimento alle Politiche educative e Sviluppo economico, mantenendo la qualifica di capo dell’area amministrativa.
All’avvocatura (oggi in mano ad interim al vicesegretario generale Giovanni Bruno), invece, torna Carmelo Giardina al quale resta anche, ma ad interim, il dipartimento Servizi alle imprese. Tutti gli incarichi hanno scadenza al 31 dicembre 2018, “nelle more dell’entrata in vigore della nuova struttura dell’ente”.
De Luca sembra il primo Crocetta: tanto casino, licenziamenti e nulla di concreto.
A me me pare na strunzata!!