MESSINA. «Mandiamo i baraccati negli alberghi ed i migranti nelle baracche?». È la proposta provocatoria postata sulla sua pagina Facebook dal sindaco Cateno De Luca, che intervistato dell’agenzia di stampa Adnkronos (che De Luca chiama Andkronos) commenta l’arrivo in città dei 137 migranti trasferiti dalla nave Diciotti (che De Luca chiama Diciotto): «Non ne sapevo nulla».
«Il fatto che nessuno mi abbia avvertito – prosegue il primo cittadino – vuol dire che i sindaci sono buoni solo per prendersi le denunzie per le scuole prive di verifica sistemica e prive delle elementari norme antincendio mentre sulle politiche di ammasso dei migranti non hanno alcun diritto di parola”.
Poi la riflessione: «Mi chiedo e vi chiedo: perché oltre 10 mila persone possono continuare a stare nelle baracche sotto l’amianto con bambini che giocano tra le fogne ed i ratti ed i migranti possono stare in strutture migliori ivi incluso gli alberghi? Non è giusto, dopo 110 garantire un tetto dignitoso ai messinesi e tenere per qualche anno i migranti nelle baracche. Una cosa del genere – conclude – farebbe indignare tutto il mondo ed i benpensanti ma dei messinesi nelle baracche il mondo ed i moralisti a senso alternato se ne fregano altamente perché non fa notizia».
Ma non potremmo mandare De Luca in albergo, basta che si toglie da Palazzo Zanca? Prima che il tribunale lo mandi via, intendo.
Bravo cateno…..
Solo De Luca poteva essere tanto ignorante da confondere Hotspot e alberghi! Ma pensa a governare che ancora non hai fatto nulla per i messinesi! Messina non è Fiumedinisi, caro prescritto-imputato!