MESSINA. Perchè non intitolare l’attuale via Garibaldi alla Madonna assunta, vista la decrescente fama del condottiero che unì l’Italia dovuta alle più fantasiose e meno agiografiche riletture dell’Unità d’Italia che di recente sono in auge, e al fatto che da quella strada una volta all’anno ci passa l’icona della Madonna per eccellenza, per i messinesi?

E’ la domanda che si è posta Salvatore Sorbello, consigliere eletto tra le file del centrodestra, ma dopo appena qualche giorno transitato nel gruppo misto, nonostante alla Madonna siano già intitolate quattro vie, un viale ed una piazza

“Si ritiene sia giunto il momento d’intitolare la via principale, sulla quale transitano ogni anno le speranze di un’intera città, alla Madre Assunta. Sudore, lacrime, amore, spirito di fratellanza, tutti elementi che uniscono i Messinesi e che ogni anno consolidano un forte senso di appartenenza e d’identità”, scrive Sorbello. Che offre ben quattro alternative, al sindaco, per l’intitolazione della via: “vorrà valutare l’opportunità di cambiare il nome di via Garibaldi in via della S.S. Assunzione o via Maria SS Assunzione o via della Madre Assunta, o, ancora, via Dell’Assunzione, in accordo col parere della curia e del comitato Vara, i quali potranno aiutarci nella scelta più appropriata della nuova intitolazione”, spiega.

“La proposta non nasce da sentimenti politici – si affretta a precisare Sorbello – ma da un forte senso di attaccamento e di appartenenza alla città di Messina. L’assurgere di Maria alla gloria Imperitura, fin quando durerà l’umanità,  è storia”, scrive Sorbello, in un tripudio di maiuscole e rileggendo a modo suo avvenimenti religiosi che di storico hanno però poco.

“L’idea nasce dal confronto coi fatti, una Via che vive ogni anno l’amore e la speranza di un popolo, quello Messinese, unito sotto lo stesso spirito, che rinnova il proprio atto di fede verso la Madonna Assunta. Da secoli, infatti, migliaia e migliaia di messinesi percorrono ogni anno, a piedi nudi,  quella via, affidando le loro preghiere, le loro speranze, i loro sogni alla Madre Celeste, che, non dimentichiamolo, è anche protettrice della città di Messina, da sempre devota a Maria. Messina – continua il consigliere – è città mariana, come ricordato da tutti i pommi pontefici che si sono susseguiti nel corso dei secoli a da ultimo anche dal santo padre e sommo pontefice, sua santità eccellentissima e reverendissima (sic) Giovanni Paolo II,  venuto in visita l’11 giugno del 1988, per la canonizzazione della beata Eustochia”.

“La Madre Assunta merita di avere a Lei dedicata la sua Via, la Via di tutti i Messinesi, conclude Sorbello – L’auspicio è che l’immagine della città di Messina devota a Maria, maestosamente rappresentata dalla tradizionale processione della Vara, possa esprimere, anche attraverso l’intitolazione della via alla Madre Assunta, l’identità del popolo messinese”.

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