MESSINA. Ogni anno, a Messina arrivano poco meno di dodicimila turisti stranieri. Da tutto il mondo, letteralmente: dalla Nuova Zelanda alla Corea del sud, dal Messico al Liechtenstein, dal Canada al Giappone. E si fermano in città per una media di quasi tre giorni. Chi sono i più “affezionati?
Ai francesi, ma soprattutto ai tedeschi, la città di Messina piace. Parecchio. È da Francia e Germania, infatti, che proviene il più alto numero di turisti che hanno deciso di fermarsi in città durante il 2017.
Sono 1382 e 1257 le presenze a Messina di, rispettivamente, cittadini tedeschi e francesi, ma con modalità diverse: i cugini d’oltralpe fanno registrare più arrivi e partenze (429 e 427 contro 416 e 411), mentre i teutonici restano in città per più tempo (una media di 3,32 giorni contro 2,93). Anche gli spagnoli, però, non sembrano disdegnare la città dello Stretto: 1.071 presenze (alle quali corrispondono bizzarramente pochi arrivi e partenze, 277 e 276), ma soprattutto quasi quattro giorni di permanenza media in città.
Ovviamente, la parte del leone la fanno i turisti provenienti dall’Europa. Di extraeuropei, i cittadini statunitensi sono quelli che più apprezzano Messina: quasi mille presenze nel 2017, e tre giorni tondi di permanenza in giro per la città. Sempre dal continente americano, ma parecchio più a sud, ci sono 593 argentini che lo scorso hanno hanno deciso di trascorrere qualche giorno (23,76, in media), in riva allo Stretto. Dal Regno unito arrivano 649 presenze nel 2017, quaranta in più degli olandesi, ma non disdegnano un paio di giorni qui e lì anche i belgi (593 presenze), gli svizzeri (267) ed i russi (254).
Un caso particolare è quello degli australiani: sono molti, 405 presenze nel 2017, ma dopo tutta quella strada rimangono in città per… un giorno e mezzo. Il contrario dei 267 danesi, che invece hanno una maniera piuttosto peculiare di approcciarsi alla città: arrivano in comitive di più o meno dieci persone in media (24 arrivi e 26 partenze), ma restano in città per ben undici giorni.
Nell’elenco, ovviamente non rientrano i croceristi, che non permanendo in città non vengono conteggiati. Molti dei visitatori, inoltre, sono messinesi che vivono altrove ed hanno acquisito cittadinanza straniera, o figli e nipoti di emigranti che decidono di tornare a trovare parenti e “radici”.