MESSINA. Alla “botta” di Renato Accorinti, che ieri ha rotto il silenzio per commentare l’operazione Terzo Livello, ha risposto, nel giro di qualche ora, Cateno De Luca, successore di Accorinti e da lui tirato in causa.
“Accorinti ancora una volta dimostra di “non aver compreso il fatto” – attacca subito De luca – Se è vero quel che sostiene l’accusa, il sindaco uscente non riusciva a gestire ne a controllare nulla: né le partecipate, né i dirigenti e tanto meno i concorsi e le selezioni. L’amara conclusione è che quando un Sindaco non fa percepire la sua autorevolezza e la sua preparazione, prevalgono malaffare, malapolitica e scambi di favori tra consiglieri e dirigenti. Penoso anche il tentativo di Accorinti di scaricare le persone da egli stesso nominate ai vertici delle società partecipate. Ci consola solo il fatto che, anche questa volta, i cittadini con il loro voto abbiano anticipato le mosse della Magistratura a cui va, lo ribadiamo, il nostro sincero apprezzamento”.
“Per quanto riguarda le mie vicende giudiziarie – continua De luca, rispondendo ad Accorinti che le aveva tirate in ballo – continuerò a difendermi nelle aule del Tribunale esercitando tutti i diritti che la nostra Costituzione e le leggi vigenti riconoscono ad ogni cittadino. D’altra parte, conoscere la legge è il presupposto per rispettarla, sia come imputato che come Sindaco. Altrimenti bisogna affidarsi a chi la conosce o ti dice di conoscerla con tutti i rischi conseguenti! Da oltre un mese, infatti, siamo costretti ad inseguire emergenze derivanti da scelte strampalate, inefficaci ed antieconomiche, frutto di cinque anni di decisioni improduttive se non dannose per la città. Una cortina fumogena, frutto di “stampa tollerante” ed opposizione inesistente, ha consentito ad Accorinti ed ai suoi ‘badanti’ di tirare a campare. Però, come si dice da queste parti, dopo che si quaglia la neve… si vedono i buchi (a squagghiata da nivi si vidunu i puttusa)!”
È evidente che De Luca viene da Marte;chiunque abbia seguito la politica cittadina degli ultimi cinque anni,sa benissimo che la scorsa amministrazione ha dovuto fare i conti con un consiglio comunale inetto e prezzolato,che ha messo continuamente ostacoli all’approvazione di qualunque provvedimento proposto dalla giunta,vanificando artatamente il lavoro di Accorinti e dei suoi assessori.