MESSINA. Liquidazione per MessinaServizi Bene Comune (nell’attesa della gara che individuerà un partner privato per la gestione del servizio dei rifiuti), liquidazione anche per Amam e Atm, che verranno accorpate in una grande multiservizi. Nel frattempo, stop alle assunzioni.
Sono le linee guida della giunta, che in una delibera ha dato mandato al segretario generale di predisporre gli atti propedeutici affinchè entro il 31 ottobre 2018 si proceda alla liquidazione di MessinaServizi, società operativa da meno di un anno (e subentrata a Messinambiente, attualmente sotto procedura di concordato fallimentare), “per ricondurre la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti nella forma di appalto di servizio a società privata nell’ambito della gestione Aro (ambito regionale ottimale)”, ma soprattutto, di “avviare la costituzione di una società multiservizi nella quale far confluire i servizi attualmente gestiti da Atm (trasporto pubblico urbano) e Amam (gestione servizio idrico)”.
Quella della multiservizi è un vecchio “pallino” del segretario generale Antonio le Donne, che nel 2014 aveva avviato le procedure per la Mu.Me (multiservizi Messina), che avrebbe compreso i servizi gestiti allora da Messinambiente, Amam e Atm. L’idea è poi naufragata, ma è riemersa in una mini Multiservizi per acqua e rifiuti. A dire no, alla società che avrebbe raccolto i servizi di Amam e Messinambiente fu il consiglio comunale nel 2015. Lo stesso consiglio comunale sarà chiamato ad esprimersi sia sulla liquidazione delle società che alla creazione della multiservizi di acqua e trasporti, e anche alla gestione privata del servizio dei rifiuti.
Già che c’era, Cateno De Luca ha anche dato mandato al segretario generale di mettere in vendita il 33% di azioni che il Comune di Messina possiede in Innovabic. Prelazione all’acquisto sarà data agli altri due soci (Università con il 34%, ex Provincia con il 33%). Sul mercato anche l’inspiegabile 0,00000308 della banca Monte dei Paschi di Siena detenuto da Palazzo Zanca: 891 azioni del valore stimato di 277,14 euro. I liquidatori dovranno presentare una relazione entro la metà di luglio. Se non lo faranno, indica la delibera, saranno sostituiti. Già a gennaio, l’amministrazione Accorinti aveva deliberato di mettere in liquidazione, o sul mercato, otto partecipate su 14.
Insieme alla liquidazione, Cateno De Luca ha deciso di stoppare le assunzioni previste ad Atm ed Amam: ““Nelle more di un doveroso confronto tra gli organi di vertice dell’Atm e l’Amministrazione comunale, si invita la signoria vostra a sospendere, con effetto immediato, eventuali procedure di assunzioni avviate” è stata la laconica comunicazione del sindaco ai vertici dirigenziali delle aziende.
Le reazioni non sono tardate ad arrivare: “Un duro attacco al buon lavoro fatto dalla passata amministrazione sulla base di una procedura durata quasi 4 anni che ha avuto il parere favorevole della Regione, del collegio dei revisori, del consiglio comunale, dei sindacati, senza dimenticare i lavoratori che con apprensione hanno seguito in questi anni tutti i lavori consiliari in tribuna a sostegno della nascita della nuova società in house che garantiva loro la stabilità del posto di lavoro – ha commentato l’ex assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua – Ci domandiamo: che senso ha ed a chi serve distruggere una nuova società pubblica con un contratto di servizio di 300milioni in 9 anni? Perché non impegnarsi da subito per raggiungere gli obiettivi di legge che la nuova società intende perseguire con il nuovo piano industriale? Come pensa il sindaco De Luca di portare a termine il suo obiettivo di privatizzazione senza modificare il piano ARO e le delibere comunali collegate che davano indicazione per la gestione in house? Cosa ne pensano i nuovi consiglieri comunali? Ed i sindacati? Una cosa è certa, non staremo con le mani in mano, chiameremo a raccolta tutte le forze politiche e sociali che come noi e con noi in questi anni hanno combattuto contro la privatizzazione dei servizi pubblici essenziali”, ha concluso Ialacqua.
Speriamo che il tribunale lo fermi
Lo avete votato? E adesso tenetevelo!
#CiCuppaDeLuca (stavolta davvero)
Tempi durissimi per Messina