Tout Va, dove tutto ha avuto inizio
La sua storia è nota: sede del celebre ’A zagara Kursaal, il casinò della Taormina della Dolce Vita, viene rilevato da Saro Fichera, già nel settore grazie a due locali di successo, lo Studio 30 ed il Bella Blu (omonimo del locale romano la cui pr era Marina Ripa di Meana, che venne all’inaugurazione taorminese portandosi alcuni amici, tra cui Massimo Troisi e Roberto Benigni: che serata!!), si impone dal 1984 come il locale IN dell’estate di due città, Messina e Catania, con pezzi di Siracusa e Palermo al seguito ed il primo gruppo in assoluto di pr, arrivato dal Veneto detti Happy Band-maialare è bello, e guidati da Mauro Zottino. Un enorme giardino che vide protagonisti il meglio dello spettacolo italiano e internazionale.
Il Tout Va era discoteca, era piano-bar, era ristorante. Gemellato con il Pachà di Ibiza, ognuno degli spazi ha aneddoti significativi: al Tout Va suonarono Gino Paoli, Franco Califano, Ornella Vanoni, Patty Pravo, Gilbert Becaud, Renzo Arbore, Venditti in acustica, Fred Bongusto (seduti tra il pubblico Zucchero e Franco Battiato, che accettarono a sorpresa di duettare con lui), Ray Charles (chi scrive ebbe l’onore di tenere il boccale di birra, rigorosamente alla sua sinistra con il manico del boccale pronto ad essere afferrato dalla destra del Genius a colpo sicuro: la cosa più alta del mio modesto curriculum), Anna Oxa, il suo ridottissimo copricostume con cui affrontò il soundcheck del pomeriggio è rimasto impresso indelebile nel ricordo dei fortunati presenti. Barry White, la cui signora aveva unghie cosi lunghe che era necessario dotarla di due ancelle col compito di vestirla e imboccarla (solo frutti di mare per ordine perentorio). Lungo i giardini e in pista incontravi Eros Ramazzotti e Kelly Le Brock, Tony Curtis e Giancarlo Giannini, Edoardo Bennato e Marvin Hagler.
Lucio Dalla una vigilia di ferragosto del 1986 finì la cena e si mise al piano e chiese se poteva suonare una canzone che aveva scritto da poco. Era “Caruso”. Nino Frassica si affacciò al balcone del Tout Va davanti a 2.000 persone la sera dopo aver concluso Quelli della notte. Al ristorante il cliente più coccolato era Franco Franchi. Per lui una sera il mitico chef Buciunì si inventò una ricetta con le pale del fico d’india “Si ssi mangianu i crapi, hannu a essiri boni!”. Lasciò in acqua per diversi giorni, poi le impanò come una cotoletta: applausi convinti dall’illustre commensale. E al ristorante Pippo Baudo cercò di convincere i Pooh a partecipare al suo Sanremo, senza riuscirci.
Al banco regia Aax, il dj che aveva riportato al successo Long train running, capelli lunghi biondi e vestito rigorosamente di bianco, Barry Mason, il primo a incendiare i dischi nel senso letterale del termine, e poi negli ultimi anni Leo Lippolis e Maurizio Presente. Ah! e anche io, dall’apertura fino al 1989. Negli anni ’90, fu il regno delle serate organizzate da Musica&Moda.
Il WiFi ancora non era conosciuto
Ti sei dimenticato la discoteca “Lady Godiva” 😉
Non hai letto tutto
Manca il Native
E il Genesi di portorosa? E il pineapple prima e native dopo?
quando si parlerà degli anni 90 avranno il loro spazio
Il Tiffany di Taormina….splendido locale fatto anche di storia!
È LA GIARA di Taormina ? Come dimenticare.
negli anni qui analizzati, La Giara era soprattutto ristorante/dancing frequentato quasi esclusivamente da adulti. Se ti riferisci alla Giara attuale, qui c’entra come il cavolo a merenda
Bei ricordi, per quanto io non amassi la tua musica al tout va, mai new vawe, che se già ce ne fosse stata più di un’ora si gridava allo scandalo e poi quando fu l’era dell’house, a ogni secondo nessuno se ne curava. Come dimenticare i concerti al Lady Godiva (Denovo,Litfiba) e il suo ristorante con anche la Oxa che cantò a bordo piscina con una mia amica, Cabana e il Coliseum grave dimenticanza!
non c’era new wave al Tout Va. Dipende in che anno ci andavi. Personalmente mi vanto di aver suonato la new wave per primo al’Ikebana nel 1980. Quando aprì il Tout Va nel 1984, molti dei gruppi di quella new wave erano roba da alta classifica e la new wave originale divenne altro. Coliseum e Lady Godiva, è chiaro che hai letto solo la prima pagina
La prima discoteca a messina o meglio nel centro meridione, è stata nel villaggio di Giampilieri Marina (ME). Denominata la taverna bianca, inaugurata nel 1971 da Fred Bongusto con i suoi storici dj Antonio Lo Giudice, Zeppe e tanti altri. Ricordando Califano detto il califfo, Peppino Di Capri, Riccardo Fogli, Gino Paoli e molti altri. Tempi storici che fa sempre piacere ricordare.
Ma di vulcano nulla ?! .. pyro puro e rocce rosse
Il taitu – il tua’ il rombo – il paradiso – le terrazze – the last Bach – il Babilon. Questa è storia
Sono stato quest’estate a Taormina, come si chiamava quel locale che guarda verso Isola bella ed oggi diventato un luogo abbandonato e fatiscente. Sulla strada panoramica che sale verso il centro, grazie
Forse ti riferisci al septimo
Mi hai fatto ritornare giovane, tutto vero, manca solo il Tai tu
Tutto giusto e tutto bello, riguardo il Cabana però ci tengo a precisare che il gruppo organizzativo non era formato solo da catanesi ma vi era un folto gruppo di messinesi di cui mi sono onorato di farne parte insieme a Federico Merlo, Lello De Domenico e successivamente anche Juanito de Francesco.
– Peppe Giovani –
E Gloria Gaynor…anche lei unghie incredibili…per poi arrivare a quello che allora era Jovanotti e tutte le serate con Fiorello,ecc. Ricordo anche Aldo,Giovanni e Giacomo…
Sono stato il pianista del Tout Va per 4 anni con artisti del calibro di Gianni Conte, Antonio e Marcello e Mario Biondi.
4 anni al Lady Godiva e 2 anni al Marabù dove un ferragosto finimmo di suonare alle 7 del mattino.
Bei tempi andati…
Ci sono molti errori …non interessa chi sia io .
Ma almeno inserite il vero Deejay che ha portato e fatto nascere le cupole Peppe Dama
Non presente !
Saluti
Non dimenticare Peppino Di Capri in una serata che non dimentico
Complimenti ma il ‘VALENTINA’ a milazzo??? Meritava forse qualche citazione
[…] Potrebbero tornare ai vecchi fasti le Cupole, la discoteca che negli anni ’90 era meta obbligata dille migliaia di messinesi che ogni […]
[…] Malinconico” che per la gioventù messinese degli anni ’80 e ’90 ha rappresentato la spensieratezza dei sabato sera. Nuvio e Malinconico sono stati per almeno due generazioni IL piano bar al Tout va di Taormina e […]
Bravo ad aver ricordato l Ikebana che fu una meteora ma lascio il segno….. a Milazzo c era un altra discoteca, il cui nome non sono sicuro se fosse Valentina, che avrebbe meritato di essere nominata. Discoteca dove negli anni 80 suonarono i Neon, gruppo che forse non tutti ricordano ma di cui la loro Dark Age fu per molti la colonna sonora che ci accompagnava in macchina tra messina e taormina:)
Manca lo storico newstar che ha accolto pure i Pooh e Patty Pravo e poi miseramente chiuso per colpa di qualche invidioso che nascose droga sotto i lavandini dei bagni.
Anni d’oro dove la bella gente di Catania e Messina veniva a ballare per poi finire la serata dentro la piscina.
Ho frequentato tante discoteche ma il touva” Rimane nel cuore .Bellissimo d’estate. Il venerdì delle stelle, che magnifiche serate con Fred Bongusto, Peppino di Capri, Califano, e tanti altri. Che ricordi stupendi. Anche il Capotaormina ,bellissimi sabati di pianobar. Basta, altrimenti mi metto a piangere. Posti così non esistono più. Vai in un locale e poi non sai che può succedere.
Non dimentichiamo la grotta di enea a capo calava’ gioiosa marea(me) anni 70/80
Ti sei dimenticato di menzionare un dj che ha suonato in tutte le discoteche (tranne Taitu e Marabu, ovviamente)…Piero Frassica!