MESSINA. Una progressiva pedonalizzazione e/o limitazione veicolare in varie piazze e vie minori del centro storico al fine di “ridurre la presenza delle auto a vantaggio della vivibilità, del rilancio commerciale ed artigianale, della fruizione turistica”. Succede a Palermo, città nella quale la consapevolezza che le strade interdette al traffico portano sensibili miglioramenti in termini di vivibilità, ma anche economici è sociali, è arrivata ad un livello tale che ormai c’è la corsa alla pedonalizzazione.
Le vie interessate dal provvedimento sono addirittura sessanta, da via Bandiera a via dei Maccheronai, da via Ballarò a piazza dei Beati Paoli. “L’obiettivo del Comune è quello di ricavare nuovi spazi pedonali in centro storico per favorire la nascita e la crescita di nuove attività ludiche e commerciali, tanto che il SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) è stato incaricato di redigere una proposta di regolamentazione della concessione del suolo pubblico entro i prossimi 90 giorni”, scrive l’urbanista Giulio di Chiara in un articolo su balarm.it. Questo a Palermo. E a Messina?
A Messina si discute. Di quelle discussioni da campagna elettorale. Perché nei programmi di pressoché tutti i candidati c’è una strada da pedonalizzare, da quelli più fantascientifici a quelli che da anni si ripropongono, mentre l’isola pedonale immaginata da questa amministrazione è naufragata miseramente, e dove invece era stata istituita, come a largo Seggiola, è stata fatta retromarcia. E l’unico precedente non autorizza all’ottimismo.
L’isola di via dei Mille, cavallo di battaglia dell’amministrazione di Renato Accorinti, si è infranta in una assurda melina d’aula dopo essere stata precedentemente azzoppata da un ricorso al Tar, perso dall’amministrazione. Il problema è stato essenzialmente “commerciale”, nonostante l’apprezzamento mostrato dai cittadini, che ogni fine settimana si riversavano in massa nella strada sgombra dalle auto: i negozianti di via dei Mille contrari alla pedonalizzazione, pochi, hanno sostenuto, ed il tribunale amministrativo ha dato loro ragione, che l’isola non sarebbe stata inserita nel piano del traffico, e i tempi per la sperimentazione stati sforati. Sulla materia si esprimerà il Cga, presso cui è stato proposto appello dal Comune di Messina.
Il risultato? Una sconfitta, per tutti. Via dei Mille, dalla riapertura al traffico, non sembra essersene giovata granché. Tutt’altro. Sia perché i messinesi non hanno una vera isola pedonale in centro, eccetto piazza Cairoli, sia perchè dalla riapertura, gli affari sono crollati. E infatti nel giro di qualche centinaio di metri, i negozi chiusi, o trasferiti da qualche altra parte, sono ormai una decina. Le foto sono del 15 aprile.
Gli affari sono crollate perché le tasse sono troppe la colpa e’ solo dello stato italiano!
A Vibo invece sia commercianti che i cittadini preferiscono le isole pedonali ai parcheggi a pagamento, vera causa di crisi. Messina è una città al contrario.
https://www.ilvibonese.it/cronaca/9863-strisce-blu-vibo-marina-commercianti-ginocchio-
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