MESSINA. Dopo le dichiarazioni di fuoco di Cateno De Luca, arriva l’annucio-replica di Dino Bramanti: “Andrò in procura”.
Una bomba sganciata in conferenza stampa stamattina, durante la quale Cateno De Luca ha svelato di aver promesso a Dino Bramanti che non avrebbe menzionato le assunzioni al centro Neurolesi e che questo era il retroscena del patto di non belligeranza che aveva sottoscritto col direttore scientifico del Neurolesi.
Arriva adesso la replica di Bramanti: “Spiace dover essere costretto ad ascoltare le cialtronesche dichiarazioni del deputato regionale – scrive il direttore del Neurolesi in una nota – nonché candidato sindaco Cateno De Luca, che con le risibili dichiarazioni rilasciate a margine della conferenza stampa di oggi – grossolanamente smentite nel giro di poche ore – ha minato non solo la sua ma la credibilità di un’intera classe politica. Come possono i messinesi dare fiducia ad un candidato sindaco che davanti alle telecamere rilascia dichiarazioni inequivocabili – come testimonia un video che circola in rete dalla tarda mattinata di oggi – e che solo tre ore dopo sostiene di non aver mai pronunciato quelle frasi, spacciandole per invenzioni giornalistiche?”.
E annuncia querela: “Di fronte ad illazioni, che comunque qualificano la persona che le ha pronunciate, – continua Bramanti – su non meglio precisate assunzioni all’Irccs Neurolesi, andrò personalmente in procura per sgombrare definitivamente il campo da qualsiasi suggestiva ricostruzione creata ad arte per beceri fini elettorali. I retroscena ai quali allude De Luca sono frutto della prolifica fantasia di chi sta usando il suo ruolo di deputato regionale non al servizio della città ma al servizio di se stesso e delle sue ambizioni personali. Gli emendamenti non devono essere trasformati in strumenti di attrazione del consenso, né usati contro qualcuno nel tentativo di trarne un vantaggio competitivo. L’azione politica non può essere venduta un tanto al chilo, ma va indirizzata solo ed esclusivamente in funzione del bene della collettività. Mi rendo conto che, da non messinese, De Luca tenti in ogni modo di mostrarsi agli occhi dei messinesi come un benefattore, ma da uno che si presenta in conferenza stampa con magliettine sgargianti su cui campeggiano slogan allusivi, e due ore dopo aver firmato un patto di fair play si lascia andare ad ogni tipo di commento offensivo, non c’è da aspettarsi un comportamento volto solo al bene della città che vuole amministrare. Mi auguro che gli elettori sappiano distinguere chi utilizza forme di baratto politico pur di guadagnare un po’ di visibilità da chi ha veramente a cuore il futuro dei nostri figli. È ora di far calare il sipario sulla politica dei teatranti. Su una cosa ha ragione De Luca: a ognuno il suo mestiere”.
E questo è solo l’inizio di una campagna elettorale , che mette insieme, nella molteplicità di liste con un comune denominatore, invidie, rancori, vecchie e nuove inimicizie.