MESSINA. L’abolizione del tram, la creazione del Brand Messina, un casinò del Mediterraneo (attualmente impossibile, il disegno di legge è fermo in Senato dal 2016, ndr.) a Palazzo Zanca e la valorizzazione dei mercati cittadini, oltre alla creazione di percorsi guidati per i crocieristi e all’eliminazione dei “mister no” del palazzo municipale. Prosegue la campagna elettorale del candidato sindaco Cateno De Luca, che questa mattina, in conferenza stampa, ha presentato i punti del suo programma sulle aree produttive, un settore la cui crisi è dettata “dalla assoluta assenza di qualsiasi strategia di sviluppo del commercio negli ultimi 50”. Al centro delle riflessioni del deputato regionale anche la chiusura delle attività commerciali (442, secondo i dati di un suo report), la mancanza di strutture ricettive e il rilancio dell’artigianato.
A tenere banco, nel corso dell’incontro di stamani, è innanzitutto l’urbanistica, con la “riorganizzazione delle zone a traffico limitato e l’introduzione di soste brevi di fronte alle attività commerciali”, ma anche l’eliminazione del Tram e la riconversione di parte del percorso in isole pedonali permanenti con servizi ed attività commerciali ed artigianali. “Inoltre – spiega De Luca – è essenziale l’introduzione del baratto amministrativo come forma di collaborazione e scambio tra gli imprenditori e l’Amministrazione Comunale” (un’idea perseguita più volte dall’amministrazione Accorinti e sostenuta anche dai consiglieri Rita La Paglia, Claudio Cardile e Francesco Pagano).
Parola d’ordine dell’ex sindaco di Fiumedinisi e Santa Teresa è “Brand Messina“, ovvero un marchio attraverso il quale sarà costituita una rete di artigiani, commercianti e piccoli imprenditori locali che potranno offrire i loro prodotti ed i loro servizi ai turisti con il fine di valorizzare le loro opere anche al di fuori del territorio comunale.
Ad intervenire sui progetti turistici è invece Dafne Musolino: “Grazie alle sue connotazioni naturali – ha spiegato l’assessore designato di De Luca – Messina riceve nel suo porto naturale quasi 400.000 croceristi all’anno. Il turista delle navi da crociera si trattiene in città solo per un breve intervallo (di circa 10 ore) durante il quale viene per la maggior parte dei casi irretito dalle offerte degli operatori catanesi per escursioni sull’Etna o operatori messinesi per escursioni a Taormina ed infatti, solo il 20% visita effettivamente la città. La città dovrebbe mostrare il suo volto migliore, esibendo ordine, pulizia ed efficienza dei servizi. La realtà invece è che il turista trova una città sporca e disorganizzata, nella quale non c’è nessuno che lo accolga e che gli fornisca un itinerario turistico”.
Dopo Dafne Musolino è quindi il turno di Salvatore Mondello, che si sofferma sulla carenza infrastrutturale delle aree produttive, e in particolare sul mercato di sant’Orsola, con un prototipo di progetto (in foto), e relativa scheda tecnica, quale esempio di riqualificazione di tutti i mercati rionali della città.