MESSINA. Il Comune dà il via alle pulizie di primavera e riduce da 14 a 6 le società cui partecipa direttamente o indirettamente. Via quindi società non più attive (semmai lo sono state), quali Polisportiva Messina (nata per gestire gli impianti sportivi, ma mai di fatto operativa), Nettuno (partecipata con ex Provincia per realizzazione di un porticciolo turistico), Feluca e Sogepat.
(qui tutte le partecipate del comune di Messina, chi le amministra e quanto costano)
La revisione delle società partecipate implica anche la cessazione di Ato Messina 3 e di Messinambiente, che (in applicazione della relativa delibera istitutiva) convergeranno nella MessinaServizi Bene Comune. Con Messinambiente vengono dismesse le aziende a partecipazione indiretta Somer e Tirrenoambiente.
Rimangono in vita la Stu Il Tirone, che attende la revisione del piano industriale, ma sulla quale grava un giudizio presso il tribunale delle imprese di Palermo, il GAL-Peloritani (che consente al Comune l’accesso ai fondi europei per lo sviluppo rurale), la SRR (la cui partecipazione è imposta dalla legge regionale).
Sarà liquidata anche la partecipazione di Palazzo Zanca all’azionariato del Monte dei Paschi di Siena: il Comune è titolare, dal 1992, dello 0,00000308 della banca: valore quota stimato? 277,14 euro (qui tutta la storia)
Due mesi fa, la Corte dei Conti aveva bacchettato il comune di Messina proprio sulla gestione delle partecipate: sia “il mancato conseguimento degli obiettivi rispetto a quanto programmato in sede di piano di razionalizzazione“, e “l’incapacità del sistema informativo di rilevare i rapporti finanziari, economici e patrimoniali delle società partecipate“.