MESSINA. Sta ormai diventando una barzelletta la discussione sull’isola pedonale di via dei Mille, o di qualsiasi altra alternativa che ancora nessuno ha messo sul tavolo, se non a parole: per la seconda volta in due settimane, la discussione sull’allargamento dell’area pedonalizzata di piazza Cairoli si arena su logiche d’aula che risultano incomprensibili a chiunque non sia un assiduo frequentatore di quell’aula.

E’ successo che, dopo aver votato due atti, il consiglio comunale avrebbe dovuto discutere della modifica al Piano del traffico con l’inserimento della pedonalizzazione di via dei Mille (così come chiede l’amministrazione), o di qualsiasi altra area (come un paio di consiglieri hanno dichiarato più volte, senza però mai presentare proposte), o eventualmente di bocciare tutto e rimanere con la sola piazza Cairoli pedonale. E invece è caduto il numero legale, e la discussione è stata rimandata. Di nuovo.

A far cadere il numero legale è stata l’uscita dall’aula di Pippo Trischitta, il più feroce oppositore di via dei Mille ed il più accanito sostenitore della” rambla” sul viale san Martino. A stigmatizzarne il comportamento è stato l’assessore alla Mobilità Gaetano Cacciola.

“​Uscendo dall’aula – scrive Cacciola in una nota – il consigliere Trischitta ha deliberatamente fatto cadere il numero legale allo scopo di impedire il dibattito sull’isola pedonale. Pertanto, allo stato attuale, non ci sono le condizioni per trattare l’argomento della pedonalizzazione prima del 21 Gennaio, data ultima prima della riapertura della via dei Mille. Il punto – prosegue Cacciola – non è essere contrari o favorevoli all’isola pedonale, ma piuttosto non consentire il dibattito democratico e impedire la discussione su un argomento tanto sentito dalla città. Forse il consigliere Trischitta non vuole palesare la sua contrarietà rispetto alla pedonalizzazione. ​Infatti, le sue pretestuose dichiarazioni a favore della pedonalizzazione del viale San Martino a scapito della via dei Mille sono assolutamente incoerenti rispetto a scelte a cui lui, insieme al consigliere Nicola Cucinotta, ha indotto il Consiglio nel 2014, e cioè ridurre la proposta dell’Amministrazione da un’area che includeva anche il viale San Martino, alla sola piazza Cairoli. Se avessero realmente voluto la pedonalizzazione del Viale San Martino, avrebbero potuto farlo allora”.

Dal canto suo, Trischitta si è difeso sostenendo che la modifica al piano del traffico, e quindi le pedonalizzazioni, le vuole discutere davanti a Cacciola ed al sindaco Renato Accorinti, che non erano presenti in aula. Nel frattempo, la delibera attende in un cassetto. Da anni.

 

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