22.40: Si avvia alla fine la maratona elettorale. A Messina i giochi sono ormai fatti, ma un dato che abbiamo diffuso durante la giornata, in ossequio alla pratica del fact-checking nella quale indugiamo con accanimento e soddisfazione, dobbiamo rettificarlo. Non è Luigi Genovese il candidato più votato in Sicilia: è il catanese Luca Sammartino del Pd: per lui 32.280 impressionanti voti…
22.00: Antonio De Luca e Valentina Zafarana per il Movimento 5 stelle, Luigi Genovese e Tommaso Calderone per Forza Italia, Franco De Domenico per il Pd, Pino Galluzzo per Diventerà Bellissima, Cateno De Luca per l’Udc, Antonio Catalfamo per Fratelli d’Italia – Noi con Salvini. Vanno all’Ars anche Elvira Amata e Bernadette Grasso, quarte nelle rispettive liste (Fratelli d’Italia e Forza Italia) ma inserite nel listino del presidente. Questi i messinesi all’Ars, con una certezza del 99%.
21.30. Piano piano, senza fretta, i dati provinciali di lista definitivi sono arrivati a termine: 780 sezioni su 780 autorizzano a tirare somme e conclusioni. La prima delle quali è che Elvira Amata diventa deputato regionale nonostante sia arrivata quarta (su otto) nella lista Fratelli d’Italia – Noi con Salvini. Prima di lei Antonio Catalfamo, Antonio Ortoleva e Pippo Corvaja. Elvira Amata entra all’Ars in virtù dell’inclusione nel “listino” del presidente, insieme a Bernadette Grasso, anch’essa quarta ma nella lista dei Forza Italia.
Franco De Domenico sbaraglia la concorrenza nel Pd, massacrando l’uscente Pippo Laccoto, che in città subisce pure il sorpasso di Matteo Sciotto. Fiato sospeso per Giovanni Ardizzone che in Alternativa Popolare è primo con 4792 davanti a Matteo Francilia con 3503, e non ha raggiunto il quorum del 5% regionale necessario all’accesso a palazzo dei Normanni.
Disfatta invece per Ferdinando Croce, arrivato terzo in Diventerà Bellissima, sopravanzato da Pino Galluzzo, ormai ufficialmente deputato regionale, e pure da Davide Paratore.
I messinesi in bilico, per questione di resti, sono Cateno De Luca, Giuseppe Grioli, Beppe Picciolo. Tra qualche istante facciamo i calcoli e vi diciamo chi saranno gli otto deputati messinesi all’Ars oltre ai certi Luigi Genovese, Tommaso calderone, Franco De Domenico, Pino Galluzzo e Valentina Zafarana.
21.10: Pino Galluzzo, con oltre 5000 preferenze sembra aver conquistato un posto all’Assemblea regionale: nonostante non siano arrivati ancora i dati ufficiali, è il candidato con il numero maggiore di preferenze nella lista provinciale di #diventerà bellissima a sostegno del neo presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
20.20: In questo momento Nello Musumeci (dodici ore e venti minuti dopo l’inizio dello spoglio), ha superato il 40% delle preferenze, relegando Giancarlo Cancelleri al 34%.
20.00: Dodici ore dopo l’inizio dello spoglio, ecco i risultati in città, lista per lista, in ordine di preferenza
19.40: Li abbiamo chiamati, sono arrivati: a Messina, dato ufficiale diffuso dal Comune, completato lo scrutinio di tutte le sezioni, 254 su 254. Ecco i risultati di lista: la più votata è stata quella del Movimento 5 stelle, poi Forza Italia e Pd, ma con distacchi abbastanza consistenti.
19.17: Undici ore e un quarto di spoglio, e ancora non c’è nemmeno l’ufficialità del presidente della regione. Qui le forze iniziano a mancare, è un momento di stanca, non arrivano più dati. Pare, ma prendete col beneficio dell’inventario, che i numeri della città siano pressochè definitivi. Li comunicheremo appena fatti i conti
19.00: Tra quelli che oggi non hanno spiccicato parola c’è Cateno De Luca, tanto chiassoso in campagna elettorale quanto monastico durante lo spoglio. Le sue speranze, il candidato della lista Udc- Sicilia Vera, le ha affidate alla Madonna: “Maria Santissima Annunziata proteggici tu”, ha scritto sulla sua pagina Facebook specificando, nella foto che lo vede inginocchiato sul sagrato della chiesa, “si aprano le porte del buon governo…”. Dal suo entourage trapelano voci di 7500 voti.
18.40: “Non rilascio dichiarazioni, qui sono solo il padre di Luigi”. Questo l’unico commento di Francantonio Genovese, che per la foto ha voluto al suo fianco la moglie, Chiara Schirò: i volti di due genitori orgogliosi per il figlio onorevole.
18.30: Anche Franco De Domenico del Pd sfonda il muro dei diecimila voti, doppiando praticamente l’uscente Pippo Laccoto (che non arriva a seimila), che a sua volta doppia il candidato renziano Matteo Sciotto, che non arriva a tremila, quando le sezioni scrutinate a Messina e provincia sono seicento circa su 750. Secondo le redazioni combinate di LetteraEmme e RadioStreet, oggi unite l’occasione della maratona elettorale, questo è il dato più significativo venuto fuori finora da questa tornata elettorale.
18.15. Ormai non c’è più nemmeno bisogno dell’ufficialità, nel comitato elettorale di Luigi Genovese si stappa lo champagne.
17.40: Nel frattempo, Tommaso Calderone è talmente sicuro della vittoria sul diretto avversario, e quindi del secondo posto in lista di Forza Italia che gli garantirebbe la poltrona all’ Ars, da aver chiuso il suo comitato elettorale…
17.30. Diciassettemila voti per Luigi Genovese. Trionfo senza precedenti, umiliazione per i competitori di lista, disintegrazione degli avversari. Urge una forte riflessione politica da parte di alleati e partiti delle altre coalizioni. nel frattempo, Manuela Modica si è prodotta nella sua, nel suo blog su LetteraEmme.
17.25. Ah, già, c’è anche la corsa a diventare presidente della Regione… Cntinua in testa Nello Musumeci, che ha preso il vantaggio quando i seggi scrutinati ufficialmente erano il 5% e non l’ha più mollato adesso che siamo a 3445 su 5300. Per lui il 39,30% contro il 35, 10% di Giancarlo Cancelleri del Movimento 5 stelle, Fabrizio Micari 18,80, Claudio Fava 6,20, Roberto La Rosa 0,80.
17.09: I candidati, arrivati da qualche ora alle segreterie, sono provatissimi, e figuratevi noi, che siamo in aggiornamento continuo e costante praticamente da ieri a pranzo. Uno dei pochi a parlare, per via del risultato che attualmente lo vedrebbe entrare all’Ars, è Franco De Domenico, che a 317 sezioni scrutinate in provincia e 207 a Messina, su un totale di 780, conta 9271 voti e stacca inesorabilmente l’uscente Pippo Laccoto, che si ferma a 4994, e Matteo Sciotto ed Emanuele Giglia, che di voti ne contano rispettivamente 2230 e 1816.
16.37: Altro aggiornamento dalla segreteria di Luigi Genovese di Forza Italia: 666 sezioni scrutinate su 780, il padrone di casa maramaldeggia sui suoi avversari: 16.281 voti contro gli 11.227 di Tommaso Calderone ed i 9378 di Nino Germanà. Più staccato Santi Formica, 4603: una mezza debacle per il deputato uscente che ambiva alla sesta legislatura. Fuori, stando così le cose, anche Nino Germanà, che cercava la prima riconferma.
16.20: Una delle pochissime dichiarazioni ufficiali, che arriva da parte di Elvira Amata candidata all’Ars con Fratelli d’Italia: l’unica, o quasi, alla quale non sembra essere caduta la lingua visto il silenzio perdurante da ieri di pressochè tutti i candidati. “Siamo ancora in attesa dei dati mancati e prima di aver quelli è giusto restare cauti; ho scelto di seguire da Catania insieme alla presidente Giorgia Meloni e i vertici del mio partito gli scrutini per avere un quadro chiaro, passo passo”, ha spiegato Elvira Amata. “La mia segreteria intanto sta lavorando attentamente e monitorando lo spoglio di tutte le sezioni e per questo ringrazio lo staff che sta collaborando con me per questa campagna. Intanto qui stiamo aspettando l’arrivo dell’Onorevole Musumeci. A breve rientrerò in città per stare al fianco del mio gruppo per gli ultimi scampoli di spoglio”, conclude.
16.05: Il dato davvero clamoroso, se i risultati ufficiosi che continuano ad arrivare dovessero essere confermati, sarebbe la quasi completa decimazione dei deputati uscenti messinesi. Tranne Valentina Zafarana e forse Beppe Picciolo, al momento potrebbero essere fuori Pippo Laccoto, Santi Formica, Giovanni Ardizzone, Nino Germanà, Pippo Currenti, Marcello Greco. Non si si sono ricandidati Filippo Panarello nè Franco Rinaldi, mentre Bernadette Grasso è stata inserita nel listino del presidente attualmente vincente Nello Musumeci quindi acciufferebbe la riconferma.
16.00: Il comune di Barcellona ha terminato lo spoglio e ha messo i risultati online, sia per la presidenza della Regione che per le liste e i candidati all’Ars. A questo link. Bravi.
15.59: Silenzio assoluto dalle segreterie di Cateno De Luca, Beppe Picciolo, e Giovanni Ardizzone, tutti in bilico.
15.55: Pd, 221 sezioni scrutinate in provincia, 197 a Messina. De Domenico 8027, Laccotto, 3563, Sciotto 1721, Giglia 1449, Iapichino 11, Currò 127, De Pasquale 14, Gugliandolo 26. Laccoto con un piede e mezzo fuori dall’Ars dopo quattro legislature.
15.50: Dati di Forza Italia su 612 sezioni su 780. Genovese 15084, Calderone 10292, Germanà 8381
15.40: Confrontando gli attuali dati dello spoglio con quelli del 2012, per quanto riguarda le liste coalizione di centrosinistra si assiste, contrariamente a quanto commentato in queste ore, a una sostanziale tenuta. Nel 2012, infatti, il Pd ottenne il 13,40%, con il Megafono al 6,20% e l’Udc al 10,80% (totale 30,40%). Al momento il Partito Democratico viaggia sul 14,10%, Sicilia Futura al 5,20%, Arcipelago all’1,90% e Alternativa Popolare-Centristi x Micari (stimabile nella metà dell’ex Udc) al 4,20%, per un totale di un 25,40% a fronte, tuttavia, di un risultato per Micari fermo solo al 18,80%.
15.30. La prova muscolare di Forza Italia in quanti seggi si tradurrà? “Un seggio scatta in media a 23mila voti, dovrebbero prendere quasi 65mila di voti in totale. Difficile che si vada oltre i 2 seggi”, rivela una fonte confidenziale ma interna al partito.
15.10: Luigi Genovese continua come un treno, senza pietà e misericordia: 489 sezioni sulle 780 della provincia intera, Genovese 13201, Calderone 8424, Germanà 7479. Abbastanza inediti i 900 voti che Tommaso Calderone “rifila” a Nino Germanà.
15.00: Arrivano dati, come sempre relativi a quelli raccolti dalle segreterie, quindi non ufficiali, della lista Diventerà Bellissima, la lista “figlia” di Nello Musumeci. In testa Ferdinando Croce 960, secondo Pino Galluzzo 462 ad un solo voto di distanza da Chiara Sterrantino (461). Poi Paratore 195, D’Aveni 68, Magistri 47, Recupero 30, Recalbuto 3. Voti relativi alla sola città di Messina, 103 sezioni su 254.
14.50: Il Pd ha raccolto i voti di 129 sezioni sulla provincia e 170 su Messina, che confermano l’exploit di Franco De Domenico, che piglia 6656 voti e relega Pippo Laccoto a “soli” 2494. Poi Sciotto a 1219, Giglia a 1083, ed i minori Iachipino 7, Currò 92, De Pasquale 5, Gugliandolo 12
14.25: Con 6119 preferenze Luigi Genovese doppia Nino Germanà (2963) nei dati ufficiosi relativi alla sola città nella lista di Forza Italia. Segue Calderone (1797). Il risultato è relativo a 194 sezioni su 254
14.18: 39.85 per Musumeci e 30.22 per Cancelleri. Sono le percentuali “messinesi” relative a 171 sezioni su 254 per i candidati alla Presidenza. Terzo posto per Micari, fermo al 19,82, poi Fava, 9,13, e La Rosa, 0,98%. Dati ufficiali del Comune di Messina
14.00: Il Pd batte un colpo. Secondo i dati delle segreterie democratiche, in 108 sezioni cittadine scrutinate su 254, i voti totali conteggiati dagli addetti di lista sarebbero 5198. Il dato che conta, però, è il distacco siderale che Franco De Domenico, direttore generale dell’Università di Messina, ha inflitto al deputato uscente, e “uomo forte” del partito Pippo Laccoto: 2853 conto 484. Laccoto è stato sorpassato anche da Matteo Sciotto, candidato renziano e sindaco di Gualtieri Sicaminò, che di voti ne avrebbe 569. Chiude Emanuele Giglia con 281. Ricordiamo di nuovo, sono dati ufficiosi, provenienti dalle segreterie.
Contro ogni pronostico, il Pd in città sta tenendo eccome: Forza Italia, su 106 sezioni scrutinate, di voti ne aveva più o meno 5800.
13.45: Come va Forza Italia a Villafranca? Va così.
13.40: Musumeci stravince anche a Messina, praticamente doppiando Cancelleri. Un dato importante, che mette in evidenza come la coalizione abbia tenuto, sospinta dal risultato mostruoso di Forza Italia. Non era scontato, perchè Musumeci a Messina non ha mai partecipato ad alcun appuntamento elettorale del partito di Silvio Berlusconi. E infatti, a qualcuno era venuto in mente che si sarebbe potuto verificare un “disimpegno” dei forzisti, con un risultato altissimo della lista ma “normale” per il candidato presidente. Non si è verificato, e la combinazione lista-candidato sta andando a gonfie vele.
13.30: I dati ufficiali (ancora meno di un quarto del totale delle sezioni) sembrano confermare il trend: la proiezione di La7, con copertura del 79%, conferma Musumeci in testa con praticamente lo stesso distacco.
13.25. Dati ufficiali dalla regione: 1219 sezioni scrutinate su 5300 totali, Musumeci ancora in testa, Cancelleri segue a poca distanza, un testa a testa che dall’inizio dello spoglio continua com minime variazioni nelle percentuali. E’ quindi ancora tutto aperto per la presidenza della Regione. Come sempre, dati in tempo reale qui.
13.10: Siamo stati offline per un po’ a causa di un sovraccarico di connessionei (a proposito, grazie!), adesso siamo tornati a darvi i numeri: Sempre fonte Forza Italia – Luigi Genovese, segreteria che sta facendo un lavoro incredibilmente accurato: 106 sezioni su 782, voti di lista 5875: 3439 sono per il padrone di casa, Nino Germanà (1143) stacca Tommaso Calderone (879). Arrivano, sempre dalla stessa fonte, anche i numeri sui candidati alla presidenza: stavolta le sezioni scritunate sono 71 su 782, e vince, ma di molto, Nello Musumeci (9884 voti) su Giancarlo Cancelleri (5286). Terzo Fabrizio Micari 3438, quarto Claudio Fava (1391), chiude, come prevedibile Roberto La Rosa di Siciliani Liberi, che i suoi buoni 104 voti li posta a casa comunque.
11.40: Scene da un’elezione: qualche esempio di come si lavora durante lo spoglio. Ogni presidente di sezione ha un suo metodo. Tutti i voti vanno controllati e ricontrollati prima che il dato sia ufficiale, comunicato alla Prefettura ed al Comune, e quindi alla Regione.
11.35. C’è vita anche dalle parti del Pd: dalla segreteria del candidato “dell’Università”, il direttore generale dell’Ateneo messinese Franco De Domenico, arrivano numeri da 53 sezioni scritunate, che per De Domenico danno 1550 voti.
11.30: Il silenzio delle altre segreterie elettorali è spettrale, quindi ci continuiamo ad affidare a quella di Luigi Genovese (che ancora nel suo comitato elettorale non ci è andato). Sono i dati di Forza Italia, la lista ed i singoli candidati, quando la segreteria ha i numeri di 106 sezioni su 782. Sono dati “confidenziali”, ad uso interno, ma molto attendibili.
11.20: Qui a LetteraEmme inseguiamo i risultati ufficiali, quelli postati sul sito della Regione dopo essere stati comunicati dalla Prefettura. ve li comunichiamo in tempo reale qui.
11.10: Com’è che se ancora sono state scrutinate pochissime sezioni già ci sono dati relativi ai singoli candidati? Domanda non peregrina, che esige una spiegazione “procedurale”. Tutti i partiti hanno un loro uomo in ogni seggio come responsabile di lista, che comunica in tempo reale il primo dato che esce dal primo spoglio, quando ancora non è ufficiale. Anche se non accuratissimo, lo scarto di voti non è mai tale da falsare il risultato, quindi nelle segreterie i dati sui candidati si conoscono almeno tre ore prima che siano comunicati (dalla Prefettura) quelli ufficiali.
10.50: C’è solo una segreteria al lavoro in questo momento, e macina dati come una macchina da guerra: è quella di Luigi Genovese, i cui addetti di lista ai seggi hanno comunicato i risultati di 61 sezioni su 782 della provincia di Messina: Forza Italia prende 3611 voti: di questi, 2002 sono di Luigi genovese, che gli altri contendenti li lascia letteralmente al palo: Nino Germanà 575, Tommaso Calderone 383, poi gli altri Bernadette Grasso 161, Santi Formica 133. Se questi numeri saranno confermati, Genovese potrebbe sfondare il muro dei ventimila voti. Molti di più rispetto a quelli presi dallo zio Franco Rinaldi durante le regionali del 2012. Praticamente non è un azzardo dire che Luigi Genovese è il primo deputato regionale…
10.35. A Messina, dati ufficiali, scrutinate 6 sezioni su 780. Risultato in tempo reale qui
10.20: La notizia che in città più o meno tutti si attendevano: i risultati provenienti dal comitato elettorale di Luigi Genovese di Forza Italia, danno un risultato clamoroso. Su 20 sezioni scrutinate su 782 a Messina, su un totale di 1069 voti di lista di Forza Italia, il piccolo genovese se ne aggiudica 818, praticamente più dell’80%. A spartirsi le briciole Tommaso Calderone con 120 e Nino Germanà con 115. Sarà lotta serrata per il secdondo posto, dato che il ventiduenne Genovese sembrerebbe vincere per distacco.
10.10: Momento di “stanca”: le proiezioni danno più o meno gli stessi dati (Musumeci in testa con scarto minimo su Cancelleri), ma di dati ufficiali non ne sono ancora arrivati. Dal sito della Regione, in provincia di Messina appare scrutinata solo una sezione su 780…
9.45: Iniziamo a parlare di cose serie. Con questo link cominciamo coi dati: i grafici interattivi data-driven, aggiornati in tempo reale, per capire chi diventerà presidente della Regione nel momento stesso in cui lo diventa.
9.34: iniziamo con gli “insider”: al seggio 210 di Faro vince Cancelleri 152, poi Musumeci 142, Micari 80, Fava 29, La Rosa 5
9.20: I nostri uomini sul campo, sparpagliati per le segreterie, dicono tutti la stessa cosa: i candidati all’Ars sono tutti ancora sotto le coperte. Una enzione speciale la merita Cateno De Luca, le chiavi della segreteria del quale non si trovavano. De Luca ha gentilmente invitato i giornalisti ad accomodarsi nel suo appartamento in attesa di trovarle…
9.15: Anche La 7 dà i suoi numeri in proiezione: Sempre Musumeci in testa e Cancelleri a mordere le caviglie: 37,5 contro 36,5%. Secondo La 7, il candidato della sinistra Claudio fava non arriverebbe al 5%. E’ la prima volta
9.10: Altra proiezione, stavolta offerta da Rai3: Musumeci avanti di un punto. Sarà una lunga mattina.
9.00: Proiezioni su un campione del 5%, sono in parità Nello Musumeci e Giancarlo Cancelleri, al 34%. Micari al 21% e Fava al 9% secondo i dati dell’Ansa. Sarebbero così smentiti gli exit poll che vedevano, seppur di poco, in testa il candidato della coalizione del centrodestra rispetto a quello del Movimento 5 stelle. Gli exit poll de La7 davano Nello Musumeci avanti (6,5%-40,5%), Giancarlo Cancelleri del M5s (33,5-37,5). Il Pd crolla. al 16-20%, Fava 6-9%.
8.51: In quali comuni messinesi si è votato di più? In quelli in cui ci sono stati scontri tra due candidati forti, e in quelli in cui in competizione ci sono i sindaci che questi comuni li amministrano. Il primo è Brolo, con un enorme 68,68% di affluenza, un dato di quasi venti punti percentuali maggiore della media messinese (51,69%). A Brolo si sfidavano Nino Germanà e Pippo Laccoto, il primo di Forza Italia, il secondo del Pd, entrambi in cerca di riconferma all’Ars. Anche Fondachelli Fantina ottiene un risultato altissimo: 67,85%. Il sindaco della cittadina è Marco Antonio Pettinato, il lista con gli Autonomisti-Popolari. A Gualtieri Sicaminò (sindaco Matteo Sciotto, in corsa per l’Ars col Pd) sono andati a votare il 61,07% degli aventi diritto. A Caprileone il dato del 62,04% è influenzato dalla presenza in lista di Forza Italia dell’ex sindaco Bernadette Grasso. Poi c’è Mazzarrà Sant’Andrea, in cui hanno votato il 65,1% degli aventi diritto: qui però il dato è fortemente influenzato dalle amministrative, che si sono svolte in concomitanza con le regionali.
8.30: per ingannare l’attesa aspettando che i primi risultati arrivino (intorno alle 9 si inizierà a sapere qualcosa), ecco chi “gongola” per il risultato di ieri. Elvira Amata, in lista con Fratelli d’Italia – Noi con Salvini, coalizione che sembra aver ottenuto un risultato clamoroso, e Francesco D’Uva, deputato nazionale del Movimento 5 stelle. Benchè superati (dagli exit poll) nella corsa alla presidenza della regione, i Grillini avrebbero ottenuto un successo di lista oltre ogni previsione. I due commentano gli exit poll di ieri sera.
7.30: Alle 8 inizierà lo spoglio delle schede che determineranno il nuovo presidente della Regione ed i settanta (otto per Messina) deputati che comporranno l’Assemblea regionale siciliana: LetteraEmme lo seguirà con diretta testuale minuto per minuto, e grafici interattivi aggiornati in tempo reale.
Un primo dato, abbastanza sconsolante: i nuovi governo e parlamento regionali, sono stati scelti da meno della metà degli aventi diritto: l’affluenza, infatti, si è fermata ad un misero 46,76%. Messina, così come alle regionali del 2012, è stata la provincia in cui si è votato di più.
Secondo gli exit poll, in vantaggio nella corsa a diventare Governatore c’è Nello Musumeci, candidato presidente della coalizione di centrodestra. Dopo di lui, staccato di qualche punto, Giancarlo Cancelleri del Movimento 5 stelle. Gli exit poll sono i rilevamenti presi appena fuori dalle urne, in cui si chiede agli elettori di “replicare” il proprio voto. Per questo, l’attendibilità non è esattamente elevatissima (e infatti raramente ci azzeccano). Sono comunque indicativi del trend. Che in questo momento premia Musumeci.
Qualsiasi altra informazione sulla tornata di regionali del 2017 la trovate in questo vademecum. Così, giusto per aiutare la memoria.