MESSINA. Fino a ieri era una delibera di assegnazione di 120mila euro (foto in basso); oggi invece è una delibera che autorizza l’utilizzo dei 120mila euro. Cateno De Luca corregge il tiro ma non rinuncia al colpo di teatro, annunciando in un comunicato stampa di essere pronto ad occupare Palazzo Zanca se il sindaco di Messina Renato Accorinti non revocherà immediatamente la delibera che autorizza l’utilizzo di 120 mila euro dati dal Comune di Messina a Taormina Arte in caso di necessità per coprire i costi degli show del Dalai Lama, perché non è pensabile che un comune ormai praticamente in dissesto possa bruciare questa entità di fondi“.

Presenterò un esposto alla Procura,  alla Corte dei Conti e agli altri organi competenti di vigilanza su conti pubblici e sulla legittimità degli atti – prosegue l’ex deputato regionale, ora candidato a sindaco della città dello Stretto – Accorinti vuole inoltre che i soldi raccolti con la vendita dei biglietti durante gli incontri con il Dalai Lama a Messina e Taormina vengano destinati ai bimbi tibetani e, sebbene  questo sia ammirevole, vorrei sapere  ai bimbi di Messina chi ci pensa? Anche i piccoli della città peloritana vivono spesso in famiglie senza sussidi e che sono in povertà nelle baracche. Chiedo che il presidente del consiglio Emilia Barrile convochi il consiglio comunale per la sfiducia ad Accorinti e alla sua setta al più presto”.

La questione, che ha suscitato parecchie polemiche sui social, riguarda  i centoventimila euro stanziati dal Comune di Messina a favore di Taormina Arte, di cui è socio. Fondi che però non hanno nulla a che vedere col Dalai Lama. La somma, infatti, è stata data a maggio, con la delibera di giunta 330 del 18, come “Conferimento di un contributo finanziario al fondo di gestione della Fondazione Taormina Arte Sicilia a seguito della trasformazione del comitato Taormina Arte“, e che il Comune oggi autorizza TaoArte a spendere.

In sostanza, il Comune sta autorizzando la Fondazione Taormina Arte ad utilizzare il fondo conferito a maggio per l’incontro col Dalai Lama, in ottemperanza allo statuto della Fondazione, tra i cui fini c’è quello di “contribuire alla formazione sociale e culturale della collettività attraverso la diffusione della cultura e dello spettacolo dal vivo, delle arti musicali e teatrali in ogni loro forma…e si propone di realizzare manifestazioni ed iniziative a livello internazionale nei settori della cultura in genere”.

Taormina Arte spenderà davvero 120mila euro per organizzare il tutto? Ovviamente no. Nella delibera, infatti, si legge che “qualora le entrate previste dalla vendita dei biglietti (storia che aveva sollevato un’altra polemica, ndr) non dovessero essere sufficienti a coprire integralmente le spese di che trattasi, ad utilizzare a tale scopo la siddetta quota di cui alla delibera 330GC del 18/5/2017″.

Tra l’altro, lo stanziamento da 120mila euro, Palazzo Zanca lo dava a Taoarte sin dal 2008, per decisioni amministrative prese nel 2007.

 

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Costantino Crisafulli
Costantino Crisafulli
8 Agosto 2017 0:35

Io non la conosco dott. De Luca, so solo che è contro Accorinti, allora chi è contro Accorinti è mio amico. L’unico neo, se così si può dire, è che lei non è Messinese, io sono per il Messinese D.O.C.G., purtroppo sono convinto che per amare una madre bisogna essergli veramente figlio, anche se i figli adottivi a volte sono migliori, io spero che lei lo sia. Auguri!