MESSINA. “Un progetto unitario che favorisca la mobilità pedonale in una città come Messina che si estende in lungo, deve prevedere che il centro storico sia raggiungibile sia da nord che da sud, attraverso percorsi che abbiano valenza artistica, culturale o paesaggistica”. Inizia con queste parole il video che Pippo Trischitta (uno dei più feroci avversari della pedonalizzazione di via dei Mille) ha presentato alla stampa, su elaborazione di un progetto di isola pedonale da piazza Cairoli a via santa Cecilia, e della parte bassa del viale san Martino firmato da Michele Palamara, architetto che un progetto molto simile lo aveva presentato all’amministrazione guidata da Giuseppe Buzzanca cinque anni fa.
Un progetto dal costo di due milioni e mezzo di euro realizzabile, secondo Palamara anche in quattro stralci diversi. Cosa prevede? La pedonalizzazione del viale san Martino, con pista ciclabile parallela al tram, e apertura delle vie dei Mille e Giordano Bruno. Le perpendicolari al viale, senza sbocco, diventerebbero piazzette tematiche.
Dalla Dogana a piazza Cairoli, invece, il viale torna pedonale al centro e carrabile ai lati: una “rambla” del costo di 800mila euro, con riutilizzo della stessa ex Dogana, attualmente in rovina.
Ottocentomila euro anche per il quartiere Americano, con le attuali strade senza sbocco che diventerebbero piazzette tematiche dedicate a quattro aspetti della cultura e della tradizione messinese.
L’isola pedonale da piazza Cairoli fino a via Santa Cecilia sarebbe affiancata dalla pedonalizzazione parziale di via dei Mille, con parcheggi laterali eliminati, ampliamento dei marciapiedi, e al centro unica corsia a velocità ridotta, e via dei mille pedonale solo nei finesettimana. Al progetto di Michele Palamara hanno collaborato Alessandra Malfitano, Cristina Mannello, Giusi Milone e Ninni Pino, anche loro architetti.