MESSINA. Ponte si o ponte no? E’ stato ovviamente uno degli argomenti caldi a margine dell’incontro tra il ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio e una delegazione di politici e imprenditori messinesi, a partire dal sindaco Renato Accorinti e dal commissario dell’Autorità portuale Antonino De Simone.

E come sempre, quando si parla di ponte sullo Stretto, capire le intenzioni dei governi è complicato. Perchè Delrio ha spiegato, testualmente che “La concessione del ponte è stata caducata”, cioè interrotta: “Lo Stato, nel 2012, ha deciso di interrompere la concessione, tutto il resto è roba da tribunali”. Seduto a pochi centimetri da lui, il sottosegretario alla Salute Davide Faraone, illustrando le idee per lo sviluppo emerse dal secondo pensatoio itinerante di “Cambiamenti”, ha diramato un comunicato secondo cui “il ponte sullo Stretto appare indispensabile”, parlando sia in ottica aeroporto dello Stretto, che di alta velocità, che secondo il sottosegretario “deve raggiungere queste latitudini e per completare il corridoio 5 della rete di trasporti europea”.

Davanti alla platea della sala Sinopoli al Vittorio Emanuele il sottosegretario ha poi aggiunto: “Lo Stretto può diventare un’area strategica per il Mediterraneo, c’è un traffico enorme che si deve solo intercettare e l’idea è quella di imperniare la nostra progettazione del futuro su ponte dello Stretto, autorità portuale dello Stretto e aeroporto dello Stretto. Si deve finalmente pensare ad una strategia complessiva sui trasporti e non deve più accadere che ogni città abbia la sua. Abbiamo predisposto 220mln di investimenti per le autostrade e vogliamo riconvertire 440 km di reti ferroviarie dismesse e 250 caselli dismessi sui quali pensiamo ad un piano investimento riutilizzandoli con startup di giovani per finalità turistica”

Per il ministro Delrio tuttavia prioritaria è “l’alta velocità ferroviaria al sud e l’attivazione del corridoio Palermo – Napoli. Il problema non è il ponte ma avere un collegamento ferroviario adeguato tra la Sicilia e il resto d’Italia, ovvero un collegamento tra la Sicilia e la terraferma ma dedicato all’alta velocità, per farlo dobbiamo recuperare un ritardo, perché ci siamo soffermati sul ponte ma ci siamo dimenticati di considerare che bisogna prima programmare l’alta velocità tra Roma e Reggio Calabria, perché se non arrivi a Reggio Calabria in quattro ore a che serve il ponte? I soldi per l’alta velocità sono stati già stanziati. I cantieri saranno attivi entro l’anno, il progetto per il ponte, invece, la concessione, la cosa come era stata impostata è stata cancellata. Adesso tra Reggio Calabria e Messina stiamo valutando diversi ipotesi, quando saremo pronti le presenteremo, intanto stiamo realizzando il collegamento tra Roma e Reggio Calabria in quattro ore”. 

Sulla Autorità portuale, invece, il ministro renziano è stato netto: “Ci sarà un’ulteriore proroga fino a dicembre ma poi nell’ambito del programma di accorpamento in tutta Italia Messina e Gioia Tauro verranno accorpate, con nessuna supremazia di un porto rispetto a un altro ma nell’ottica di una piena sinergia tra i due”. 

 

 

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