MESSINA. Mentre infervora il dibattito sulla realizzazione di un hotspot che vede un fronte trasversale compatto a dire no alla costruzione di un centro per migranti a Messina gli sbarchi proseguono. Al molo Marconi del porto è arrivata la nave Canarias con a bordo oltre 600 migranti, tutti soccorsi nei giorni scorsi  lungo il Canale di Sicilia. Sulla nave, poco prima dell’arrivo una donna nigeriana ha dato alla luce un maschietto a cui è stato dato il nome di Emmanuel. Un piccolo miracolo,  una vita nuova che da speranza a chi scappa da miserie e guerre. Madre e figlio sono stati portati in ospedale per accertamenti.
Il migloramento delle condizioni meteo marine ha concesso maggiore ritmo al flusso delle partenze dalle coste libiche dove sono ancora migliaia i migranti che si imbarcano sulle carrette del mare con lauti guadagni per i mercanti di uomini. A sbarcare anche sette donne incinte e due bambini in tenera età.

Complessivamente sono arrivati 636 migranti tra questi 89 sono donne. Provengono da varie nazionalità ed in particolare da Gambia, Costa d’Avorio, Guinea, Senegal, Mali, Nigeria e Ghana. Sulla banchina è stata allestita l’accoglienza di medici, volontari dell’Unhcr e forze dell’ordine. I migranti saranno  destinati ad altri centri di accoglienza non essendoci più spazio nelle strutture di accoglienza di Messina. In particolare una volta identificati, i migranti saranno trasferiti presso altre strutture di Calabria, Campania, Liguria, Lazio, Trento e Bolzano, Puglia ed Emilia Romagna.

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