MESSINA. L’accorpamento con Catania non andava bene per questioni campanilistiche e di “rapacità” della città etnea, per cui Messina ne sarebbe uscita con le ossa rotte. Augusta è troppo lontana perché la città dello Stretto potesse avere qualche voce in capitolo nella governance, e comunque è porto “core“, quindi più strategico di quello messinese. L’ipotesi di joint venture con Reggio per un ente autonomo non è mai realmente stata realmente presa in considerazione dai governi. L’accorpamento con Gioia Tauro, che fino alla settimana scorsa sembrava la soluzione più ragionevole e indolore, da qualche giorno è tornata ad essere “il male”. E così, di Autorità portuale di Messina, e della fine che farà, si torna a dibattere e farne terreno di scontro politico e istituzionale.
Tralasciando, sempre, i numeri.
Cosa dicono i numeri?
Che il porto di Messina è competitivo, in termini assoluti, sia con Augusta che con Gioia Tauro. Non solo dal punto di vista dei passeggeri, in cui ovviamente gioca un ruolo forte il traghettamento da e per la Calabria, che per motivi di studio e professionali veicola ogni giorno decine di migliaia di persone, e nemmeno per quello croceristico, da una quindicina d’anni molto forte, ma soprattutto, e questo è un dato inatteso, dal punto di vista delle merci : Messina se la gioca con Gioia Tauro e Augusta (sedi di autorità portuali accorpate) ma “massacra” Catania, alla quale andrebbe la sede istituzionale dell’Authority di Augusta, negata a Messina che invece ne ha i numeri.
(Tutti i dati, salvo dove diversamente specificato, sono di Assoporti)
Traffico passeggeri Messina: Nonostante il calo, lento ma costante, Messina è il primo porto in Italia dal punto di vista del traffico passeggeri. L’interscambio lavorativo e studentesco tra Messina e Reggio Calabria ne favorisce i numeri, e permette al porto messinese di piazzarsi, per distacco, al primo posto in Italia e (fonte Eurostat del 2013) al dodicesimo posto in Europa. E il calo? L’andamento decrescente rispecchia pienamente il calo demografico delle due città dirimpettaie: ad andarsene maggiormente da Messina e da Reggio è quella fascia d’età che, per lavoro o per studio, fa il pendolare tra le due sponde dello Stretto.
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Traffico Croceristi Messina: Anche dal punto di vista del flusso turistico Messina non teme confronti: nell’anno di maggior declino, rispetto ad un trend più o meno sempre in salita, il 2014, Messina ha registrato 319.750 passeggeri contro i 90.987 di Catania (fonte Italian Cruise Watch). Il dato, per Messina, è di gran lunga superiore a qualsiasi dei porti “concorrenti”
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Traffico Merci Messina: Qui i dati offrono una lettura abbastanza inedita. Se dal punto di vista dei passeggeri era facilmente prevedibile una netta superiorità di Messina, non lo era altrettanto da quello delle merci. E invece, Messina si piazza a poca distanza dai “colossi” Gioia Tauro e Augusta, ma surclassa di diversi ordini di grandezza Catania (e Palermo, giusto per comparazione). Giova notare che, nel calcolo del volume di traffico merci di Messina, entra anche il tonnellaggio prodotto da Milazzo, che fa parte del sistema portuale dell’Authority messinese. Da Milazzo, per esempio, partono le “rinfuse liquide” provenienti dalla raffineria.
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Porti flusso merci: Se dai numeri si passa ai flussi, la differenza è ancora più evidente: Catania non regge nemmeno lontanamente il confronto coi numeri messinesi. Non a caso, il porto dello Stretto è ritenuto snodo strategico per movimentazione logistica di merci e passeggeri del corridoio TEN-T Helsinki-La Valletta scelto dall’Unione Europea come asse di traffico Nord-Sud. A margine, ci sarebbero anche altre fortissime argomentazioni per far pendere l’ago della bilancia a favore di Messina come sede di Autorità portuale, o comunque della governance. Dal punto di vista infrastrutturale, a Tremestieri è in costruzione la piastra logistica di distribuzione delle merci che consentirebbe lo stoccaggio e la conservazione di container per lo smistamento internazionale. Non solo. Rispetto a Catania, il porto vecchio è superiore anche in termini di dotazione infrastrutturale, il sistema è storicamente multimodale gomma-nave-treno, e da Tremestieri (quando saranno finalmente ultimati porto e piastra logistica) lo sarà senza dover attraversare la città. Tutto il resto è scelta politica, basata su ragionamenti che non tengono conto dei dati.
(clicca sugli anni per comparare le serie storiche)
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