La prima proposta, relativa solo alla realizzazione di un aeroporto nell’area del Mela, era di 300 milioni. Correva il 2015 ma, in poco più di un anno, la mole di investimenti proposta è salita a un miliardo di euro. Sulle cifre da offrire, ma anche sulle idee da proporre, Mahesh Panchavaktra della “Panchavaktra Holding” è la persona più generosa che abbia messo mai piede in Sicilia. Durante la sua permanenza, infatti, oltre all’Hub mamertino si è anche offerto di realizzare la palestra dell’Istituto “Bisazza” di Messina e ha fatto tappa ad Agrigento, dove, accompagnato dalla vicepresidente dell’Ars, Mariella Lo Bello, e dalla commissaria dell’Irsap, Maria Grazia Brandara, ha immaginato investimenti sul solare: “Questa zona è piena di luce”, ha detto.

Già nel 2012, però, la società, che all’epoca si chiamava Panchavaktra Group, e aveva come presidente un’altra persona, Adi Dubash, sembrava la favorita per l’acquisizione di Windjet (sull’orlo del baratro), ma non se ne fece niente. Su scala infinitesimalmente più piccola, invece, il primo investimento siciliano del generoso Mahesh sembrava potesse riguardare l’acquisizione della discoteca Genesi di Portorosa, in provincia di Messina. Insomma, idee, progetti, soldi, ma, fino ad ora, neanche un euro per gli investimenti della Holding più celebrata dal presidente della Regione Rosario Crocetta.

Nell’autunno del 2015, il gruppo aveva prospettato un investimento da trecento milioni (confermato) per realizzare una struttura di ottocentomila metri quadrati nel territorio di Barcellona Pozzo di Gotto e di quattrocentomila in quello di Milazzo, con una pista lunga 2400 metri e larga 45 e un’aerostazione di circa 120 mila metri cubi (fonte www.ilmattinodisicilia.it). Tra i politici a sponsorizzare l’idea, all’epoca, c’era soprattutto il capogruppo del Pdr all’Ars, Beppe Picciolo, ma non mancavano i dubbi da parte degli amministratori locali. Dubbi, oggi, fugati.

INVESTIMENTI E HOLDING. “Il piano di investimento sarà di 1 miliardo di euro in cinque anni e riguarda la trasformazione di prodotti agroalimentari, beni di consumo a trasporto rapido e pannelli solari. Entro sette giorni il profilo della nostra compagnia e il progetto che faremo nei prossimi anni lo trasmetteremo alla Regione, a metà febbraio faremo un trattato di intesa per fare il nostro stabilimento con sede centrale a Milazzo e procedere da lì”, ha dichiarato al quotidiano “La Sicilia” Mahesh Panchavaktra, aggiungendo: “Il mio gruppo conta 16 mila dipendenti, operiamo nel settore dell’abbigliamento e per il 70% i nostri prodotti sono destinati al mercato europea, e in quello delle energie rinnovabili, abbiamo conseguito utili per 2,5 miliardi di dollari a marzo 2016, la sede principale della società è in India e dista tre chilometri da New Delhi”.

SULLA RETE. Ma cosa accade cercando notizie del gruppo sul web? Beh, la maggior parte viene fuori dal sito internet ufficiale, www.panchavaktraholdings.com, che ha come motto “every thing possible”. Quattro, i campi d’azione: Panchavaktra Enterprises (abbigliamento), Panchavaktra Infra-Tech (costruzioni, anche di aeroporti), Panchavaktra Logistic (Logistic Solutions for Retail Business, Cold Chain, Healthcare) e Panchavaktra Power (energia, pannelli solari, Led). Aprendo le singole sezioni, però, viene fuori che le realizzazioni anche riferite dall’imprenditore durante la sua visita (ad esempio essere leader nel settore dei pannelli fotovoltaici) non sono documentate nel portfolio aziendale. Del sito (pubblicato nel 2016), solo la prima e l’ultima sezione sono pienamente accessibili, mentre la seconda riporta notizia generiche e la terza ripete la home. Per quanto riguarda la Panchavakra Enterprises, rimanda a http://jungste.com/, relativo ad una catena di sette negozi di vestiario per bambini sparsi tra Punjab, New Delhi e Gurgaon. Da questo sito è possibile fare acquisti online. Per quanto riguarda le realizzazioni della Panchaktrava Power, la sezione elenca i campi d’azione, ma non realizzazioni. In rete, esiste solo un articolo del 19/7/2016, pubblicato sulla edizione online del “The Economic Times”, periodico economico indiano (http://economictimes.indiatimes.com/industry/energy/power/shapoorji-pallonji-group-adani-group-and-panchavaktra-power-keen-on-local-production-of-polysilicon/articleshow/53275409.cms), in cui si legge che il Gruppo, assieme ad altri due, è in procinto di avviare la produzione di polisilicato, un componente essenziale per le cellule fotovoltaiche. Questo polisilicato non è attualmente realizzato in India, quindi la loro sarebbe un’avventura nuova. E poiché tutto ciò ha dei costi molto elevati, in pratica chiedono che il Governo indiano sussidi la produzione da avviare. L’articolo specifica che la holding “is looking at” l’affare, il che significa che il Gruppo sta “seguendo lo sviluppo” dell’affare. In particolare, si tratta di investire in sette siti di capacità produttiva con celle fotovoltaiche pari a 1500 MW. E se in una guida online delle imprese indiane (https://www.zaubacorp.com/director/MAHESH-PANCHAVAKTRA/05169065) si trovano notizie relative alle capitalizzazioni in rupie, nella sezione del sito che più dovrebbe interessare in relazione all’aeroporto, http://panchavaktrainfratech.com/, non c’è traccia di alcun cantiere in corso. In tal senso, non viene in aiuto la rete: incrociando Panchavaktra con tutte le possibili chiavi di ricerca, in italiano e in inglese, gli unici risultati che vengono fuori sono relativi alla Sicilia. E alla Valle del Mela.

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